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Via libera dall'Assemblea regionale siciliana allo Schema di bilancio di previsione interno per il triennio 2024-2026

Via libera dall’Assemblea regionale siciliana allo Schema di bilancio di previsione interno per il triennio 2024-2026. La dotazione annuale dell’Assemblea regionale siciliana a carico del bilancio regionale per il 2024 ammonta ad 133.400.000 euro (cassa e competenza), sostanzialmente invariato all’anno scorso, 100 mila euro in meno. L’Assemblea, infatti, ha ritenuto di proseguire la propria politica di contenimento dei costi – avviata con l’esercizio finanziario 2013. In definitiva, le riduzioni della dotazione ordinaria a carico della Regione siciliana operate a partire dal 2013 sono state complessivamente pari a 28.800.000 euro in dodici anni (da 162.200.000 del 2012 agli attuali 133.400.000 previsti nel 2024) con una riduzione percentuale complessiva del 17,7%. In particolare si segnalano alcune delle operazioni di risparmio ritenute significative: si è ridotto del 40% lo stanziamento previsto per il “noleggio impianti e macchinari” (risparmio in tema di noleggio stampanti e fotoriproduttori, da 500.000 euro del 2023 ai 300.000 previsti nel 2024); si è ridotto del 17,59% l’articolo relativo agli “apparati di telecomunicazioni” (da 910.000 del 2023 a 750.000 previsti nel 2024) a seguito di adesione alle convezioni Consip in tema di rete informatica e centrale telefonica; nell’ambito dello stesso programma si segnala una riduzione del 33,3% delle spese in ambito ”acquisto software” da collegare alla avvenuta acquisizione in proprietà dell’applicativo di contabilità Cofi; scelta economica foriera di ulteriori risparmi in tema di canoni di manutenzione e uso di tale importante applicativo informatico. Lo stanziamento di bilancio per l’erogazione delle indennità parlamentari rimane invariato rispetto allo stanziamento 2023. In un’ottica di particolare attenzione verso le giovani generazioni si è deciso di incrementare di 100.000 euro l’articolo relativo a “Trasferimenti correnti a ministero dell’istruzione-istituzioni scolastiche” per la creazione di un plafond destinato al rimborso spese di viaggio in favore delle scolaresche siciliane in visita al Palazzo allo scopo di favorire la conoscenza politico-istituzionale dell’Assemblea regionale siciliana e illustrarne i relativi meccanismi di funzionamento.

Nel corso del 2023 sono state espletate le prove scritte del concorso per l’assunzione di 23 assistenti parlamentari di prima fascia, nonché indetto il concorso per l’assunzione di 21 coadiutori parlamentari di prima fascia, proseguendo il percorso amministrativo finalizzato a colmare parte delle vacanze di pianta organica che si sono verificate a seguito dei numerosi pensionamenti avvenuti negli ultimi anni. Lo stanziamento di bilancio previsto nel 2024 per l’articolo “voci stipendiali corrisposte al personale a tempo indeterminato”, si attesta sull’importo di 28.000.000 di euro. Tale stanziamento tiene conto dei procedimenti di assunzione in itinere che immetteranno nuove unità di personale in pianta organica già nel corso del 2024. Con riferimento alle varie poste di bilancio, viene previsto un significativo stanziamento di spese in conto capitale relativamente al programma 5 “Gestione di beni demaniali e patrimoniali”, programma nel quale confluisce la manutenzione che gli uffici dell’amministrazione programmano e mettono in opera per la salvaguardia del Palazzo dei Normanni, immobile individuato dal 3 luglio 2015 tra i “beni patrimonio dell’Umanità” protetti dall’Unesco. Il programma 5 “Gestione di beni demaniali e patrimoniali” pur conservando una consistenza idonea ad affrontare le sfide di tutela e valorizzazione del patrimonio monumentale custodito dall’Amministrazione (32.865.000 di euro previsti nel 2024) segna tuttavia un risparmio rispetto allo stanziamento del 2023 (pari a 35.285.000) con una diminuzione percentuale pari al 6,86%. Nell’ambito del programma viene integralmente confermato lo stanziamento di 9.000.000 per la ristrutturazione di Palazzo ex Ministeri, bene di proprietà dell’Assemblea regionale.

All’interno della dotazione stanziata dalla Regione siciliana per l’Assemblea regionale, si legge ancora della relazione, vi è contenuto tra l’altro per intero lo stanziamento per far fronte al pagamento delle pensioni dirette e di reversibilità del personale dipendente posto in quiescenza con il metodo retributivo o misto, nonché delle pensioni e degli assegni vitalizi erogati agli ex deputati che ricadono nell’applicazione della normativa ante 2012, per un complessivo importo di 69.600.000. I costi delle pensioni, nelle Regioni a Statuto ordinario, sono a carico dell’Inps e non a carico dei bilanci dei Consigli regionali; pertanto, al netto della spesa per pensioni per il personale, la spesa complessiva dell’Assemblea regionale per l’anno 2024 a carico della Regione siciliana, meglio comparabile con quello delle altre Regioni, è pari a 81.900.000. A ciò si aggiunge che molte spese poste a carico del bilancio dell’Assemblea riguardano la manutenzione straordinaria del Palazzo dei Normanni, bene demaniale di proprietà della Regione siciliana – iscritta al Programma 05 della Missione 01 “Gestione dei beni demaniali e patrimoniali” nella misura di 32.865.000 – tipologia di spesa che, nella Regioni a statuto ordinario è carico del bilancio regionale, ecco che il vero dato della spesa obbligatoria di funzionamento del parlamento regionale è pari a 49.035.000, “in linea con la spesa complessiva che si riscontra nei bilanci dei Consigli delle Regioni comparabili con la Sicilia per dimensioni e popolazione”. Segnalata la positiva definizione in via extragiudiziale di un contenzioso con l’amministrazione finanziaria, “dalla quale potranno scaturire ulteriori potenziali futuri risparmi di spesa per l’amministrazione”. L’Assemblea regionale siciliana, contestando la pretesa impositoria dell’amministrazione finanziaria in tema di Irap sulle pensioni erogate – con esborso di circa 4.000.000 annuali – aveva promosso un contenzioso con l’amministrazione finanziaria nel convincimento che tale imposta non fosse dovuta sui trattamenti pensionistici diretti e di reversibilità corrisposti, stante la natura di ente pensionistico che l’Assemblea regionale riveste. Con il riconoscimento della correttezza della prospettazione giuridica proposta dall’amministrazione, già nell’anno 2024 è stato possibile ridurre lo stanziamento del “Fondo oneri e rischi – processi in corso” dall’importo previsto nel 2023 pari a 14.285.000 a quello previsto nel 2024 pari ad 7.485.000 (con una diminuzione del 48,61% in termini percentuali). Le risorse così liberate sono state destinate ad integrare lo stanziamento relativo ai trasferimenti di natura previdenziale, in adempimento di quanto prescritto dalla legislazione vigente e dalla normativa interna.


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