fbpx

In tendenza

Omicidio a Palermo, vietati i funerali pubblici per la vittima. E la famiglia non ci sta

Le indagini, condotte dagli investigatori della squadra Mobile di Palermo, sono coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Ennio Petrigni e dalla procuratrice dei minorenni, Claudia Caramanna

Il questore di Palermo, Maurizio Vito Calvino, ha vietato la celebrazione dei funerali pubblici per Rosolino Celesia, il ventiduenne ucciso a colpi di arma da fuoco, al culmine di una lite scoppiata in una discoteca cittadina, la settimana scorsa. La decisione è stata adottata per ragioni di ordine pubblico.

Per questa ragione sarà possibile, per amici e parenti, rendere omaggio alla salma in forma privata. Stesse restrizioni sono previste per la funzione religiosa. Proprio ieri, giorno di Natale, il gip del tribunale dei minori, Nicol Aiello, ha convalidato il fermo del diciassettenne accusato di omicidio volontario, disponendone la custodia cautelare in carcere. Nei giorni scorsi anche per il ventiduenne fratello del minore, accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco era scattato analogo provvedimento restrittivo, emesso dal gip del tribunale ordinario. Le indagini, condotte dagli investigatori della squadra Mobile di Palermo, sono coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Ennio Petrigni e dalla procuratrice dei minorenni, Claudia Caramanna.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni