E’ tornato a casa tra le proteste e la preoccupazione dei vicini Claudio Longo, 45 anni, che il 13 dicembre assassinò una donna, e ferì altre tre vicine e il proprio padre. Terminato il periodo di Tso, il trattamento sanitario obbligatorio a cui Longo è stato sottoposto per due settimane, non gli è stata applicata alcuna misura cautelare e l’indagato è libero, affidato alla famiglia. Una situazione che ha suscitato non poco sconcerto in via Grecia, nel quartiere Capo di Campofelice di Roccella (Palermo), dove si piange ancora la scomparsa di Francesca Chiavetta, da tutti conosciuta come Franca, 80 anni, ferita a morte e deceduta il 14 dicembre.
L’aggressione avvenne durante un momento di esagitazione da parte del quarantacinquenne, affetto da una patologia psichiatrica e sottoposto a terapie non sempre efficaci: poco più di due settimane fa, infatti, colpì con violenza tutti coloro che gli capitarono accanto, con l’apparente motivazione di contrasti per ragioni condominiali, ma in verità per l’incapacità di controllarsi. Anche il padre, intervenuto per trattenerlo, era stato aggredito e ferito. «Proviamo angoscia e rabbia – affermano i vicini di casa -. Ci sentiamo in pericolo e nessuno si occupa della nostra sicurezza. Non riusciamo a capire». Longo è assistito dall’avvocato Salvatore Pirrone ed è rientrato nell’abitazione familiare mercoledì, ma la notizia si è appresa soltanto oggi.
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