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Condanna definitiva per omicidio in odor di mafia

I supremi giudici hanno ribadito le due sentenze di merito delle corti d'assise e d'assise d'appello di Palermo

La prima sezione della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Corrado Spataro, 39 anni, e lo ha condannato definitivamente all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Lo Baido, avvenuto a Partinico (Palermo) il 13 luglio del 2007. I supremi giudici hanno ribadito le due sentenze di merito delle corti d’assise e d’assise d’appello di Palermo, che avevano emesso la cosiddetta “doppia conforme”, infliggendo cioè in entrambi i casi la massima pena all’imputato. Spataro e il fratello Domenico, di 47 anni, erano stati accusati nello stesso processo di un altro delitto, maturato sempre nell’ambito di una faida che aveva insanguinato Partinico tra il 2005 e il 2011: quello di Giuseppe Cusumano, ucciso il 2 settembre 2011. Entrambi gli imputati, però, per questa vicenda erano stati assolti già in primo grado e questa parte della decisione era definitiva dal 2021. Per i delitti Lo Baido e Cusumano era stato invece condannato in abbreviato a dieci anni il pentito Sergio Macaluso, reo confesso di entrambi i fatti di sangue, inquadrati come risposte all’assassinio di Maurizio Lo Iacono, ucciso sempre a Partinico nel marzo 2005. Macaluso, ex estortore della cosca di Resuttana, era fratellastro della vittima e per questo aveva deciso di vendicarla. Il collaborante avrebbe agito assieme a Francesco Lo Iacono, poi a sua volta deceduto, nipote dell’uomo ucciso, e con la complicità di Corrado Spataro.


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