fbpx

In tendenza

Un bando da 10 milioni di euro per autisti soccorritori. Anpas non ci sta: “si convochi un tavolo tecnico”

“L’invio delle ambulanze nei soli codici rossi, senza personale medico a bordo, è una follia di cui non vogliamo essere complici. E mentre si mette un limite alle eccedenze urgenze gestite dal volontariato, che comunque hanno un costo molto più basso rispetto alla gestione ordinaria, si indice un bando poco chiaro per la ricerca di un numero non precisato di nuovi autisti soccorritori”

Seus 118, società partecipata della Regione siciliana, avrebbe pubblicato un bando per la ricerca di autisti soccorritori: poco meno di 10 milioni di euro per avere un numero non precisato di personale, attraverso un’agenzia interinale, che andrebbe a coprire i vuoti d’organico lamentati ormai da troppi anni dai sindacati.

“Una notizia che ci lascia stupiti – si legge in una nota diramata da Anpas – soprattutto perché arriva appena pochi mesi dopo dalla riforma voluta dalla Regione che ha messo un tetto massimo agli interventi in eccedenza urgenza gestiti dal volontariato, normando anche i casi in cui è possibile per la centrale 118 attivare le ambulanze non Seus (solo in casi di codici rossi o, in alternativa, solo se tutte le altre ambulanze sono già impegnate e comunque mai su codice verde)”. Proprio in quei giorni l’associazione mostrò le proprie perplessità, rilevando le varie criticità di una riforma che a loro avviso indeboliva fortemente il sistema 118. Anpas Sicilia, nel luglio scorso, aveva infatti chiesto, e poi ottenuto, un incontro con i dirigenti regionali e in quel tavolo tecnico aveva ribadito come il maggiore interesse fosse quello della legalità, della trasparenza, del controllo dei requisiti di ambulanze e volontari soccorritori ma anche la sicurezza delle comunità, sottolineando come un tetto massimo agli interventi sarebbe stato un grave limite proprio per i cittadini.

“L’invio delle ambulanze nei soli codici rossi, senza personale medico a bordo, è una follia di cui non vogliamo essere complici – si legge ancora -. E mentre si mette un limite alle eccedenze urgenze gestite dal volontariato, che comunque hanno un costo molto più basso rispetto alla gestione ordinaria, si indice un bando poco chiaro per la ricerca di un numero non precisato di nuovi autisti soccorritori”. Anpas Sicilia dal 2011, e ancora di più negli ultimi mesi, propone alla Regione l’adozione del “modello Toscana”: un accordo tra le tre sigle nazionali di volontariato (quindi con Croce Rossa e Misericordia) e la Regione per delle postazioni fisse 118 in h24 gestite da dipendenti e volontari formati attraverso lo standard regionale Anpas.

Un modello che ha un costo di 250 mila euro per postazione all’anno, quindi meno della metà rispetto al costo affrontato oggi per una postazione gestita da Seus. “Preoccupa anche un bando così vago che non specifica quali saranno i criteri di selezione per gli autisti soccorritori – concludono dall’associazione – Il volontariato si forma ogni anno in una sorta di formazione continua per dare i migliori servizi. Lo fa con cura e con passione per essere all’altezza in ogni momento. Ci auguriamo, ma siamo certi sia così, che sia lo stesso anche per la società che gestisce il 118. Non vorremmo mai vedere un servizio così di vitale importanza gestito al ribasso e per questo chiediamo con urgenza una convocazione del tavolo tecnico”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni