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Condannato a 20 anni per tentato femminicidio: ai domiciliari

Il detenuto era stato inizialmente condannato a 14 anni, divenuti 20 in appello e confermati poi dalla Cassazione, nel 2015

Detenzione domiciliare per motivi di salute a Massimo Mazzara, 53 anni, l’ex tossicodipendente condannato a vent’anni di carcere per il tentato omicidio della sua ex compagna polacca. La donna, il 27 maggio 2012, fu aggredita e colpita con 28 coltellate: ora il tribunale di sorveglianza ha accolto le tesi e le richieste dell’avvocato Lorenzo Marchese.

Il detenuto era stato inizialmente condannato a 14 anni, divenuti 20 in appello e confermati poi dalla Cassazione, nel 2015. Secondo i calcoli legati agli sconti di pena per buona condotta, Mazzara dovrebbe finire di scontare la condanna all’inizio del 2028: la donna si era salvata per miracolo, benché fosse stata ferita al collo, al viso e all’addome. Al termine del processo aveva ottenuto una provvisionale di 120 mila euro. Decisiva, per la concessione dei domiciliari, una relazione medica che consentirà all’uomo di stare a casa della madre a Castellammare del Golfo (Trapani), paese di cui è originario.


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