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Provincie, incardinato all’Ars il disegno di legge per il ritorno dell’elezione diretta

Incardinato ieri pomeriggio a Sala d'Ercole il disegno di legge per la riforma delle province in Sicilia che reintroduce l’elezione diretta

Incardinato ieri pomeriggio a Sala d’Ercole il disegno di legge per la riforma delle province in Sicilia che reintroduce l’elezione diretta.

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha presieduto i lavori, ha comunicato ai parlamentari il termine per presentare gli emendamenti al ddl – “Disposizioni in materia di funzioni, organi di governo e sistema elettorale delle province e delle città metropolitane” – fissato per lunedì prossimo alle 20: la discussione generale del testo, invece, è prevista martedì 30 alle 16, mentre le operazioni di voto dovrebbero iniziare già dal giorno successivo. Assieme alla norma che prevede la reintroduzione delle province, sono stati incardinati anche altri due testi: sulla “Obbligatorietà dello screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale” e sulla cosiddetta norma “Salva ineleggibili”.

Proprio su quest’ultima – un’interpretazione autentica dell’articolo 10 della legge 29 del 1951 che se approvata agirebbe in maniera retroattiva su alcune cause di ineleggibilità – si sono registrate stamane alcune tensioni in Prima commissione dove il testo è stato esitato. “Non so se intendete portare realmente in quest’Aula questo testo – ha detto il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca , prendendo la parola a Sala d’Ercole -. Noi ci siamo dichiarati contrari e, anche alla luce di quello che si è verificato oggi, potrebbe sembrare una forzatura e questo Parlamento potrebbe dare l’impressione di voler sfidare la magistratura”.

“Fino ad ora si è cercato di seguire come stella polare quanto stabilito in capigruppo – ha sottolineato Galvagno rivolgendosi a De Luca – ovvero dopo il via libera in commissione, i testi sarebbero stati incardinati per poi approdare in Aula. Tuttavia, prima della seduta faremo una capigruppo con tutte le forze politiche per potere rivedere alcuni posizioni”, ha concluso.


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