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Uccise un uomo davanti a una discoteca: condannato definitivamente a 23 anni e 6 mesi

Il 17 aprile scorso la Corte d'Assise d'Appello di Palermo aveva aumentato la pena, riconoscendo le aggravanti dei motivi abietti e futili, esclusi dal Gup

La prima sezione della Cassazione ha reso definitiva la condanna a 23 anni e 6 mesi di Pietro Alberto Mulè, riconosciuto colpevole dell’omicidio del ventenne Paolo La Rosa, assassinato davanti a una discoteca di Terrasini (Palermo) la notte del 24 febbraio 2020. In primo grado Mulè, oggi di 24 anni e originario di Camporeale (Palermo) come il cugino Filippo, che viene giudicato separatamente, era stato condannato in abbreviato a 16 anni: il 17 aprile scorso la Corte d’Assise d’Appello di Palermo aveva aumentato la pena, riconoscendo le aggravanti dei motivi abietti e futili, esclusi dal Gup. Era stato così accolto il ricorso della Procura e delle parti civili, patrocinate dagli avvocati Massimo Motisi e Michele Palazzolo.


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