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Gela città videosorvegliata, per la Dda: “tante armi in giro”

Finora, infatti, per ricostruire alcuni episodi le forze dell’ordine hanno dovuto acquisire le registrazioni degli impianti di sorveglianza privata per accertare eventuali responsabilità dei presunti protagonisti

Questa volta è fatta. La città di Gela è videosorvegliata. Dopo sette mesi di braccio di ferro le telecamere hanno iniziato a funzionare in una città, in provincia di Caltanissetta, dove per uno sgarro la vendetta si offre con il fuoco delle macchine, dove la microcriminalità dilaga e lo spaccio di sostanze stupefacenti è elevato. Questa mattina al commissariato di polizia il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia ha partecipato all’inaugurazione dell’impianto di videosorveglianza che l’amministrazione comunale guidata da Lucio Greco ha fatto realizzare. Una procedura lunga e tormentata per l’impianto di videosorveglianza che sarà un vero e proprio deterrente contro le azioni malavitose. Finora, infatti, per ricostruire alcuni episodi le forze dell’ordine hanno dovuto acquisire le registrazioni degli impianti di sorveglianza privata per accertare eventuali responsabilità dei presunti protagonisti. “Una cosa semplice – ha detto il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia – è diventata eccezionale, non ci sono meriti per l’impianto di videosorveglianza”.

Con l’avvio delle telecamere la città di Gela potrà implementare l’impianto grazie ai fondi del Poc. Alla cerimonia ha preso parte la già presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi la quale ha evidenziato che “ne beneficerà la sicurezza della città e sarà utile per la prevenzione dei crimini”. Il procuratore generale Fabio D’Anna ha posto l’attenzione sui fenomeni criminali del territorio “compreso i furti che sono in continua crescita”, mentre il procuratore distrettuale antimafia Salvatore De Luca ha evidenziato che “in tutto il distretto la criminalità organizzata può contare sull’enorme disponibilità di armi, ma le istituzioni ci sono e si muovono unite”. Sono intervenuti anche il procuratore facente funzioni di Gela Lucia Musti e il presidente del tribunale di Gela Roberto Riggio. Sono 26 i punti di osservazione dislocati in varie parti dell’abitato con 93 telecamere innovative. Gelt


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