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Spacciavano con i passeggini e nascondevano la droga nelle camerette dei figli: 35 condanne in appello

Gli arresti scattarono nel 2021 e già allora era emerso che i capifamiglia utilizzavano i propri figli, piccoli e adolescenti, comunque minorenni, per confondere le acque

La seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo ha confermato (con lievi sconti per 8 persone) 35 delle 38 condanne emesse dal Gup, col rito abbreviato, nei confronti di un gruppo di spacciatori di cocaina del quartiere Sperone, nel capoluogo siciliano. Gli arresti scattarono nel 2021 e già allora era emerso che i capifamiglia utilizzavano i propri figli, piccoli e adolescenti, comunque minorenni, per confondere le acque: per quelli più in tenera età, ad esempio, i genitori camminavano tenendoli sui passeggini per non far capire che di lì a poco sarebbe stata consegnata la droga; oppure nascondevano gli stupefacenti nelle camerette; i più grandicelli facevano invece da vedette o in qualche caso direttamente da pusher.

Le mogli e madri inoltre confezionavano le dosi davanti ai bambini, così come la divisione del denaro ottenuto con la vendita avveniva sempre in presenza dei figli minorenni. Il collegio presieduto da Maurizio Calvisi, a latere Emilio Alparone e Fernando Sestito ha ridotto la pena, da 15 anni a 14 anni, 10 mesi e 25 giorni per Gianluca Altieri; lieve lo sconto pure per Fabrizio Nuccio (da 14 anni e 8 mesi a 14 e 2). Per Federico Di Giorgio applicata la continuazione con altri reati simili: pena finale 8 anni e 8 mesi (ne aveva avuti 6 e 8 mesi, ma l’aumento è solo apparente). Continuazione anche per Andrea Serio: 7 anni e 10 mesi. Riduzione pure per Maria Mangiapane (da 7 anni a sei e mezzo). Poi 2 anni e 8 mesi per Andrea Argeri, che in primo grado aveva avuto 7 anni e 4 mesi; sconto pure per Calogero Benigno: 2 anni e 4 mesi contro i 3 inflitti dal Gup. Diminuisce ka pena pure per Rosario Vitrano, condannato adesso a 2 anni e 2 mesi perché è caduta la recidiva. Gli assolti sono Pietro Di Paola (era stato condannato a 9 anni), Marco Marcenò (aveva avuto 4 anni: era difeso dall’avvocato Michele Calantropo) e Emanuel Gandolfo Milazzo, condannato in primo grado a 6 anni e 8 mesi. Confermate le condanne di primo grado per Paolo Altieri, Paola Balistreri, Giuseppe Balistreri, Cristian Volo Biscotto, Mario Brancatello, Salvatore Calafiore, Alessandra Cannizzo, Giovanni Chifari, Raffaele Costa, Davide Di Carlo, Salvatore Di Pietra, Davide Dispensa, Benedetto Giuliano, Antonino Leto, Giorgio Leto, Giuseppe Lo Coco, Lorenzo Rotolo Lonardi, Riccardo Machì, Angelo Mangano, Rosalia Mantegna, Gabriele Mistretta, Paolo Francesco Nuccio, Claudio Savoca, Cinzia Selvaggio, Alessio Serio, Felice Umberto Tumminia.


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