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Finto maresciallo dei Carabinieri ruba casa a un disabile: 76enne a giudizio

A disporre il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elenia Manno, è stato il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento

Un finto maresciallo dei carabinieri mostra un falso distintivo per raggirare una donna in stato di deficienza psichica, sottrarle l’appartamento e trasferirsi da lei facendosi mantenere: finisce a processo il 76enne Franco Iacono, residente nel Lazio ma di origini agrigentine, per le accuse di circonvenzione di incapaci, appropriazione indebita, sostituzione di persona e illecita detenzione di distintivi.

A disporre il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elenia Manno, è stato il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino. La denuncia nei suoi confronti è scattata la scorsa estate: l’anziano, approfittando delle condizioni di una donna 48enne di Raffadali che soffriva di una grave forma di depressione ansiosa, si sarebbe finto carabiniere mostrando, a lei e alla madre della donna, un distintivo e una foto che lo ritraeva in divisa. Con questo escamotage si sarebbe fatto consegnare le chiavi dell’appartamento della donna e si sarebbe stanziato da lei a spese della malcapitata. Iacono, che ha nominato come difensore l’avvocato Daniele Re, secondo l’ipotesi della procura di Agrigento che sarà adesso sottoposto al vaglio del giudice, si sarebbe rifiutato, nonostante gli fosse stato intimato, di restituire le chiavi. La denuncia ai “veri” carabinieri ha fatto partire le indagini concluse in pochi mesi. La prima udienza del dibattimento, davanti al giudice monocratico Agata Anna Genna, è fissata per il 24 giugno.


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