La condanna a 4 anni e 6 mesi, con l’accusa di peculato, per Walter Virga, ex amministratore giudiziario e avvocato, viene emessa per un rivolo della vicenda Saguto, da cui Virga era stato del tutto scagionato nel processo principale, celebrato a Caltanissetta. Lo scandalo della gestione dei beni sequestrati e confiscati era legato alla presidenza della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo da parte dall’ex magistrato Silvana Saguto, oggi in carcere per scontare la pena rimediata nel capoluogo nisseno.
Il coinvolgimento dell’ex segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, oggi consigliere comunale a Palermo (difeso dagli avvocati Giuseppe Gerbino e Salvo Battaglia), era legato a un singolo aspetto della vicenda: il politico avrebbe affidato una consulenza a Virga (di soli duemila euro) in cambio di un contratto di collaborazione dato alla allora sua fidanzata, ora moglie, Nadia La Malfa, nell’emittente televisiva Trm, che faceva parte del patrimonio degli imprenditori Rappa, amministrato da Virga. Alla famiglia di imprenditori, titolari anche della concessionaria Nuova Sport Car, Virga avrebbe procurato danni con i compensi erogati ai propri collaboratori e con gli sconti nella vendita delle auto: per questo dovrà risarcire la concessionaria, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Raffaele Bonsignore, con 15 mila euro. L’avvocato Virga, assieme ad Alessandro Kallinen Garipoli, ha ottenuto la prescrizione per un’altra contestazione. Kallinen, coadiutore dell’amministrazione giudiziaria, è stato assolto da un’ulteriore accusa, così come l’altro collaboratore di Virga, Giuseppe Rizzo.
L’ex vicepresidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, è stato assolto con la formula “perché il reato non sussiste” nel processo che lo vedeva imputato assieme ad altri sulla gestione di alcuni beni sequestrati tra cui la concessionaria di automobili Nuova Sport Car. Condannato invece Walter Virga, difeso dall’avvocato Enrico Sorgi, a 4 ani e 6 mesi per un solo dei capi di imputazione per peculato, mentre è stato assolto per gli altri o è intervenuta la prescrizione.
La sentenza è stata emessa nel primo pomeriggio dal collegio del tribunale di Palermo, presieduto da Fabrizio La Cascia (giudici Fabrizio Molinari e Giovanni La Terra).
L’accusa era rappresentata dal sostituto procuratore Claudia Ferrari. In aula Giuseppe Lupo, attualmente consigliere comunale del Pd a Palermo, con i suoi legali, gli avvocati Giuseppe Gerbino e Salvatore Battaglia. In mattinata dopo le repliche e le dichiarazioni spontanee di Lupo il collegio era entrato in camera di consiglio. Assolti anche Giuseppe Rizzo, difeso dall’avvocato Maurizio Cicero e il coadiutore di Virga, Alessandro Kallinen Garipoli, difeso dall’avvocato Ivo Ferrara.
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