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Uccise il vicino per una stradella di passaggio, arrestato dopo la condanna definitiva a 22 anni

L'imputato, attraverso i suoi legali, aveva sostenuto che si era trattato di legittima difesa e che, in ogni caso, era stato gravemente minacciato e provocato

La polizia ha arrestato Carmelo Rubino, l’agricoltore pensionato di 72 anni, reo confesso del delitto del coetaneo Vincenzo Sciascia Cannizzaro, anche lui agricoltore, al quale, il 27 settembre del 2019, ha sparato due colpi di pistola al volto al culmine di una serie di litigi dovuti al diritto di passaggio su una strada interpoderale che portava ai loro terreni. La Cassazione, giovedì scorso, ha confermato la condanna a 22 anni di reclusione per l’accusa di omicidio volontario commesso per futili motivi rendendo definitivo il verdetto. L’uomo è, quindi, stato prelevato e portato in carcere.

L’imputato, attraverso i suoi legali, aveva sostenuto che si era trattato di legittima difesa e che, in ogni caso, era stato gravemente minacciato e provocato. L’omicidio è avvenuto nel terreno della vittima in contrada Calici, a Canicattì. Lo stesso anziano, durante l’interrogatorio, aveva ammesso di avere sparato due colpi di pistola al volto di Sciascia Cannizzaro, precisando di essere sotto shock e di non ricordare i dettagli di quanto accaduto. La procura contestava l’aggravante della premeditazione che non è stata riconosciuta dai giudici. Rùbino deve scontare 21 anni e 12 giorni.


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