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Il Mase autorizza la Regione Siciliana a rilascio Via per i lavori sull’autostrada Palermo-Catania

All’interno della commissione Via Vas sarà istituito un gruppo di lavoro ad hoc che si occuperà specificatamente della valutazione della compatibilità ambientale del progetto

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (nota n. 47914 del 12 marzo 2024) su proposta del presidente Renato Schifani ha individuato la Regione Siciliana quale autorità competente allo svolgimento delle procedure di Valutazione d’impatto ambientale (Via o Verifica di assoggettabilità) per gli interventi di ammodernamento dell’autostrada “Palermo-Catania”.

Il piano di ammodernamento, che sarà sottoposto alla valutazione di compatibilità ambientale, riguarda le opere di manutenzione straordinaria, i lavori di risanamento e ammodernamento delle carreggiate, l’installazione delle barriere di sicurezza, le opere di consolidamento, la pavimentazione stradale, la segnaletica verticale e orizzontale e altri interventi.

Il ministero ha cosi accolto la richiesta di snellimento del presidente e commissario straordinario Schifani (nominato con Dpcm del 12/10/2023) per gli interventi previsti nel piano di ammodernamento dell’autostrada A19 “Palermo-Catania”, di voler individuare la Regione Siciliana quale autorità competente per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di impatto ambientale (Via o Verifica di assoggettabilità a Via). La Regione, quindi, attraverso la commissione tecnico specialistica Via Vas, dovrà emettere il parere tecnico di compatibilità ambientale.

All’interno della commissione Via Vas sarà istituito un gruppo di lavoro ad hoc che si occuperà specificatamente della valutazione della compatibilità ambientale del progetto. Tutto ciò consentirà quindi accelerare l’iter di approvazione dei progetti e quindi di poter addivenire ad una rapida cantierizzazione di interventi strategici che rientrano nel piano di ammodernamento dell’autostrada A19. Si stima che attraverso la delega i tempi potranno essere ridotti di 6 mesi circa rispetto ai 12 mesi previsti nella nota ministeriale.


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