“Anche il bilancio di previsione 2024/2026 viene esitato dal Consiglio comunale con un livello di approssimazione e improvvisazione che la nostra città non merita. Anche stavolta, infatti, l’amministrazione Lagalla si è lasciata cogliere alla sprovvista da una scadenza che rischiava di danneggiare il settore dei tributi ed anche stavolta a pagare le spese di questa approssimazione è il consiglio comunale, e con esso la città, perché completamente depauperato del suo ruolo e trattato come un luogo che ratifica e basta documenti su cui non è consentito entrare nel merito“.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere di Progetto Palermo, Oso, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto. “Abbiamo anche denunciato in aula – proseguono – la poca trasparenza di un bilancio che non contiene tutti i finanziamenti extracomunali, su cui il comune oggi sostanzialmente si regge persino per i servizi essenziali, e che per questa ragione non consente una vera attività di verifica della spesa effettiva. Un bilancio, inoltre, che non supera del tutto le preoccupazioni sulla tenuta dei conti delle società partecipate, soprattutto riguardo ad Amat e Rap. Infatti, nello schema di bilancio, sono stati accantonati poco più di 10 milioni di euro nel fondo “perdite società partecipante”, risorse che risulterebbero insufficienti a garantire l’equilibrio di bilancio delle due aziende, nel caso in cui per la Rap la perdita dell’esercizio 2023 dovesse attestarsi a 6 milioni, come si legge nella richiesta di istruttoria della IV relazione 2023 del dirigente del controllo analogo, e di circa 18 milioni di perdita del bilancio 2022 dell’Amat, qualora la Regione Sicilia non dovesse riconoscere il corrispettivo chilometri (vuoto per pieno) del periodo covid-19. Il bilancio di previsione approvato non dà alcuna risposta ai bisogni dei cittadini e delle cittadine, che non contiene proposte per lo sviluppo e il lavoro ne’ per i servizi sociali. Restiamo seriamente preoccupati per il futuro delle società partecipate che offrono servizi essenziali ai cittadini ma che sono totalmente ignorate dall’amministrazione Lagalla, nonostante le numerose proteste dei lavoratori, delle lavoratrici e dei sindacati. L’amministrazione Lagalla naviga evidentemente a vista, come testimoniato dalla rinuncia a produrre un qualsiasi atto di programmazione per il futuro della città”.
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