Ancora niente integrazione oraria per i lavoratori Asu dei Beni culturali. Da un mese sul tavolo del governo c’è la proposta di delibera dell’assessorato regionale ai Beni culturali relativa all’iscrizione in bilancio di 3 milioni di euro per il pagamento dell’integrazione oraria al personale Asu in servizio presso le sue sedi centrali e periferiche. “Ma il governo – dice il capogruppo M5s All’Ars Antonio De Luca, che in finanziaria aveva presentato l’emendamento approvato dall’aula che ha reso possibile l’integrazione oraria – ancora non si muove e onestamente non comprendiamo il perché. L’operato di questi lavoratori è fondamentale per consentire l’apertura di parchi e musei, che senza di loro sarebbero stati costretti ad aperture limitate se non a chiudere”.
La proposta di delibera prevede per questi lavoratori, per questo esercizio finanziario, l’integrazione fino a 16 ore settimanali a carico del dipartimento dei Beni culturali nella qualità di ente attuatore. “Il governo – conclude Antonio De Luca – si dia una mossa e lo faccia subito, considerato che non è corretto fare attendere ulteriormente i lavoratori e che, con l’arrivo delle belle giornate e delle festività, la presenza di turisti e visitatori è destinata ad aumentare e non possiamo rischiare che trovino le porte chiuse di qualche importante sito culturale. L’integrazione – conclude Antonio De Luca – sarebbe il giusto riconoscimento per gli Asu, in attesa della loro stabilizzazione, per la quale, pure, sollecitiamo il governo, considerato che la norma è ufficialmente operativa”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni