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Giornate FAI di Primavera, in Sicilia 64 aperture straordinarie: ecco quali

È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”

Foto di Carmelo Capraro fornita dall'ufficio stampa Fai

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano anche in Sicilia le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 64 aperture in tutta la regione saranno visitabili a contributo libero, nelle due giornate, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni siciliane e ai Gruppi FAI attivi sui diversi territori siciliani.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato.

È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio.

Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.

Le parole del Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento.”

Ecco alcune delle aperture più interessanti in Sicilia:
– a Palermo apertura straordinaria di Villa Belmonte: realizzata agli inizi dell’Ottocento in stile neoclassico per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949. Occupa una superficie di circa 600 metri quadrati e si sviluppa su tre elevazioni. Dopo il recupero e restauro voluto dalla Regione Siciliana, dal mese scorso è la nuova sede del Consiglio di Giustizia Amministrativa. In occasione delle Giornate Fai di Primavera, Villa Belmonte verrà eccezionalmente aperta al pubblico per la prima volta.
– a Messina sarà possibile entrare all’interno di Palazzo Piacentini, il Tribunale, inaugurato nel 1928, e osservare i luoghi dove i magistrati esercitano le loro funzioni. Sarà possibile visitare le Corti, apprezzando il simbolismo legato al ruolo divino della legge.
– a Marsala sarà possibile scoprire eccezionalmente le varie fasi del restauro, ancora in corso, del relitto della nave oneraria detta Marausa 2, individuata occasionalmente nel luglio 2020, quindi recuperata da luglio a settembre 2023, conservata in ottime condizioni grazie al limo e alla posidonia nei fondali sabbiosi della costa della Sicilia occidentale.
– ad Agrigento sarà visitabile l’ottocentesca Villa Genuardi, oggi sede della Soprintendenza ai Beni Culturali, caratterizzata da un magnifico giardino, ricco di esemplari botanici rari, voluto dall’avvocato Enrico Ragusa, il quale nel 1875 rilevò la dimora per trasformarla in uno dei più prestigiosi alberghi di Girgenti (questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI di Primavera, beneficiando per la riqualificazione di fondi europei – Fondo europeo di sviluppo regionale).
– a Trapani l’itinerario “Il Liberty: l’arte che sboccia” comprende Villa Aula, di proprietà privata e pertanto non accessibile solitamente ai cittadini.
– a Siracusa il Museo del Mare, custode della storia e memoria dell’antica arte marinara della città.
– a Caltanissetta l’itinerario del barocco sacro svelerà il legame della città con la nobile famiglia dei Moncada a partire dalla Cappella di Maria SS. Assunta, prezioso scrigno secentesco, annessa all’antico convento dei Cappuccini, appena riaperta dopo anni di restauri e consolidamenti.
– a Enna un originale trekking urbano tra le memorie di pietra del centro storico e poi Monte Prestami a Piazza Armerina.
– a Catania la residenza privata Villa Modica con una tomba romana, a pianta circolare, ben conservata all’interno del giardino.
– a Bronte il sito della Ducea di Nelson con il Castello che espone alcuni cimeli d’epoca appartenuti all’ammiraglio.
– a Giarre le stanze segrete di Palazzo Di Prima, attuale palazzo di Città di Giarre. In occasione delle giornate di primavera sarà possibile visitare gli ambienti solitamente chiusi al pubblico, caratterizzati dalla presenza di raffinati stucchi e pregiati affreschi di fine Ottocento.
– ad Acireale il Palazzo Patanè – Pennisi di Santa Margherita con l’antica collezione di grammofoni (apertura riservata agli iscritti Fai).
– a Mazara del Vallo il Complesso Monumentale del Monastero e della Chiesa di San Michele Arcangelo: sarà possibile apprezzare la bellezza della cupola e della loggetta belvedere da punti di vista insoliti, dall’interno della foresteria che è stata aperta durante l’ultimo anno giubilare 2000 e dall’atrio del monastero (a uso monastico e perciò raramente accessibile).
– a Modica la Chiesa di San Nicolò Inferiore (Luogo del Cuore, inaugurata nel mese di gennaio 2023) e Palazzo Grimaldi.
– a Castelvetrano la Chiesa e il Convento dei Frati Cappuccini: il percorso comprende le catacombe risalenti al 1630 (riaperte nel 2014 dopo 400 anni) che custodiscono le spoglie del principe Giovanni III di Aragona e Tagliavia.
– a Castelbuono, incantevole borgo medievale delle Madonie, il Castello dei Ventimiglia con la Cappella Palatina interamente decorata a stucco su fondo oro zecchino, opera dei fratelli Serpotta.
– a Carini la Chiesa di San Vito, luogo chiuso da vari decenni ma di fondamentale importanza per l’identica e la memoria storica della comunità carinese.
– a Bagheria gli spazi museali di Villa Cattolica, unica residenza nobiliare (insieme a Villa Galletti San Cataldo) ad avere una “stanza dello scirocco”: ubicata sotto il livello del suolo, era utilizzata come ambiente di ristoro per ripararsi dalla calura del vento di scirocco.


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