Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’ordine di custodia cautelare emesso il mese scorso nei confronti di Piero Erco, già all’ergastolo per un omicidio di mafia. Erco aveva ricevuto in carcere la notifica di una nuova misura cautelare, emessa complessivamente nei confronti di venti persone, ritenute responsabili della riorganizzazione della famiglia mafiosa dei territori in provincia di Palermo, nei paesi di Trabia, Altavilla Milicia, Casteldaccia, Cerda, Caccamo e Termini Imerese. Le accuse erano di estorsione, danneggiamento e usura.
L’operazione, eseguita dai carabinieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano, era stata una prosecuzione di Black Cat, blitz portato a termine nel 2016. Nei confronti di Erco i giudici del riesame hanno accolto le tesi degli avvocati Salvino Caputo, Giada Caputo e Francesca Fucaloro. L’accusa è di avere partecipato a un tentativo di estorsione avvenuto ad agosto 2018, vittima un imprenditore della Kalsa che gestiva sul litorale di Trabia (Palermo) un lido, dove si affittavano barche e pedalò. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro 45 giorni.
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