Sit-in e presidi di Cgil e Uil si terranno in tutta la Sicilia giovedì prossimo 11 in occasione della giornata nazionale di mobilitazione per la salute e la sicurezza, per la riforma fiscale e per un nuovo modello di fare impresa, quando tutti i settori privati sciopereranno per 4 ore e per 8 ore l’edilizia. Cgil e Uil regionali insieme a Flai e Uila siciliane hanno organizzato un sit-in che si terrà alle 10 davanti alla Presidenza della Regione, per “rimarcare – come dicono i segretari generali di Cgil e Uil Alfio Mannino e Luisella Lionti- le responsabilità del governo siciliano che non dà ancora corso a un protocollo di intesa siglato col precedente governo per aumentare il numero degli ispettori del lavoro mentre è ancora in discussione il protocollo sullo stress termico”.
Presso Santa Maria Alemanna, a Messina, si terrà un’assemblea dei marittimi e portuali, anche questo settore dove la sicurezza non è garantita, come dimostra l’incidente che a marzo è costato la vita su una delle motonavi del gruppo Gnv a un marittimo trapanese. Presidi di edili si terranno presso la ragioneria del Comune di Palermo, presso la centrale elettrica e la raffineria di Messina e nella zona industriale di Siracusa. L’edilizia è uno dei settore a maggiore incidenza di lavoro nero e irregolare ed è in queste pieghe che si verificano la maggior parte degli incidenti sul lavoro
I metalmeccanici terranno presidi alla centrale elettrica e alla Ram di Milazzo. La giornata si svilupperà anche con altre iniziative a carattere territoriale e la partecipazione di tutte le categorie coinvolte nello sciopero. A Catania ci sarà in mattinata un flash mob a villa Bellini. Iniziativa analoga a Messina, a piazza Municipio. A Ragusa sit- in presso Ponte Vecchio; a Siracusa davanti alla sede dell’Inail. E ancora: a Trapani iniziativa presso la Prefettura, a Gela (Caltanissetta) presidio davanti alla raffineria, a Caltagirone Flash mob sulla scalinata, ad Agrigento sit- in in via Porta di Ponte. “E la protesta non si ferma qui– sottolineano Mannino e Lionti- tante altre iniziative ci saranno infatti nei luoghi di lavoro a sostegno della piattaforma nazionale e delle richieste al governo regionale. Negli ultimi 4 anni- ricordano- la Sicilia ha registrato un morto sul lavoro ogni 4 giorni, è una situazione insostenibile”. Cgil e Uil chiedono che “Governo, istituzioni, Conferenza Stato – Regioni, enti preposti stipulino assieme alle confederazioni sindacali un ‘Patto per la salute e la sicurezza sul lavoro’”. E in merito alla prevenzione sollecitano “uno specifico Durc salute e sicurezza obbligatorio per gli appalti pubblici e privati, norme che impediscano di usufruire di finanziamenti pubblici alle imprese che non rispettano i requisiti di regolarità e legalità, contratti e norme sulla sicurezza”.
I sindacati chiedono inoltre di vietare i subappalti a cascata, di applicare il codice degli appalti anche a quelli privati e l’introduzione di una patente a punti come sistema di qualificazione delle imprese, determinando “un meccanismo chiaro di sanzione per l’interdizione delle imprese scorrette. E ancora, formazione e rafforzamento della vigilanza”. Per quanto riguarda la Regione chiedono di rafforzare un coordinamento permanente che si riunisca con cadenza bimestrale e programmi interventi per la sicurezza. Chiedono un maggior numero di ispettori del lavoro, oggi solo 49 nella regione, più trenta fino al prossimo dicembre con mansioni limitate, anche per vigilare nei cantieri finanziati col Pnrr. Visto l’avvicinarsi dell’estate sollecitano inoltre misure che riguardino tutti i lavoratori al fine di evitare i rischi connessi alle alte temperature che prevedibilmente si verificheranno anche questa estate.
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