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Affari e politica, arrestato un imprenditore

L’indagine condotta dal Centro Operativo Dia di Palermo, denominata "Nemesi", durata circa due anni, ha consentito di acquisire, a carico dell’imprenditore attivo nel settore dell’edilizia, della logistica e della ristorazione, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sua appartenenza ad un gruppo mafioso

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito la misura della custodia in carcere richiesta dalla Dda di Palermo nei confronti di un imprenditore 58enne di Carini, ritenuto organico alla locale famiglia mafiosa, ricompresa nel mandamento di San Lorenzo – Tommaso Natale.

L’indagine condotta dal Centro Operativo Dia di Palermo, denominata “Nemesi”, durata circa due anni, ha consentito di acquisire, a carico dell’imprenditore attivo nel settore dell’edilizia, della logistica e della ristorazione, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sua appartenenza al gruppo mafioso, attraverso la partecipazione a riunioni di pianificazione delle attività criminali, l’assistenza al capo mafia Salvatore Lo Piccolo nel corso della sua latitanza, la riscossione del denaro delle attività estorsive, reimpiegandolo e riciclandolo, e garantito continui e costanti “contatti occulti” con l’amministrazione e gli uffici della municipalità di Carini. Riscontrate le dichiarazioni di collaboratori di giustizia già in passato ritenuti importanti esponenti della famiglia mafiosa di Carini, i quali hanno riferito in ordine al rapporto dell’imprenditore con esponenti di vertice mandamento mafioso palermitano di San Lorenzo – Tommaso Natale e al suo ruolo di collegamento tra la famiglia mafiosa e l’amministrazione comunale carinese.


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