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Licenziato dall’Asp, nominato dirigente regionale: Iacolino rinuncia alla causa e alla richiesta di risarcimento danni

Le parti, senza entrare nel merito delle questioni che hanno dato origine alla controversia, ritengono quindi superata la vicenda e rinunciano a ogni pretesa nel giudizio pendente a Siracusa

Transazione firmata tra l’ex direttore amministrativo Salvatore Iacolino e l’Asp di Siracusa. L’attuale dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica ha, infatti, trovato l’accordo con l’azienda sanitaria provinciale aretusea dalla quale era stato licenziato nel 2021. Pace fatta, quindi, anche se resta pur sempre il fatto che le nomine dei direttori generali delle Asp e degli ospedali sono state effettuate con la firma del solo assessore (Giovanna Volo) e senza quella del Dg, in pieno conflitto di interesse.

Iacolino, infatti, era stato nominato dirigente esterno della Pianificazione strategica il 3 maggio del 2023 (in pieno contenzioso). Un mese dopo la sua nomina ha comunicato di avere partecipato all’avviso per la selezione dei manager delle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie della Sicilia. Ma il dipartimento ha un ruolo in alcune fasi della selezione dei manager, per cui sarebbe stato firmato il provvedimento di sostituzione di Iacolino, nel ruolo di selezione, con Giovanni Bologna, che dirige l’Ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione.

La lite in corso di Iacolino era scattata ai tempi dell’ex manager di Siracusa, Lucio Ficarra (poi nominato a Caltanissetta), che imputava al suo ex sottoposto – oggi superiore – la violazione di plurime norme di legge in materia di distribuzione dell’indennità al personale della dirigenza e all’assunzione di 5 collaboratori. Da cui il licenziamento, impugnato da Iacolino davanti al tribunale di Siracusa, sezione Lavoro, con richiesta di risarcimento per circa 75 mila euro (retribuzioni che avrebbe percepito senza rescissione contrattuale), più altri 100 mila per danni di immagine. L’Asp, invece, aveva chiesto la restituzione di 17 mila euro percepite – a dire dell’azienda – “illegittimamente” durante il periodo di servizio prestato da direttore amministrativo. Le parti si sarebbero dovute vedere in tribunale all’udienza del 18 aprile scorso, senonché nel frattempo si è instaurata una trattativa per concludere la controversia in maniera bonaria. E così è stato al fotofinish: Iacolino ha rinunciato al contenzioso e a ogni pretesa risarcitoria, l’Asp alla prosecuzione del giudizio e al danno richiesto. Il licenziamento resta in piedi, ma a questo punto viene superato dai fatti e dalle nomine successive.

Le parti, senza entrare nel merito delle questioni che hanno dato origine alla controversia, ritengono quindi superata la vicenda (il licenziamento resta in piedi, ma a questo punto viene superato dai fatti e dalle nomine successive) e rinunciano a ogni pretesa nel giudizio pendente a Siracusa.


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