“Siccità in Sicilia, la montagna ha partorito il topolino. Il governo Meloni infatti dichiara finalmente lo stato di emergenza ma per fronteggiare l’emergenza sul’Isola stanzia soltanto 20 milioni. Questo asse Roma-Palermo – due governi di centrodestra – è una vera e propria sventura per la nostra Isola che, si accinge alla stagione estiva tra le più calde e secche degli ultimi decenni, nel totale immobilismo di chi siede a Palazzo d’Orleans, come Schifani e di lo ha preceduto e ora è ministro della Protezione civile”.
Lo dice il segretario e del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo che sull’argomento ha presentato un Odg, approvato dall’Aula, che impegna il governo a finanziare i 27 progetti individuati dal commissario straordinario per la siccità per un importo di 829 milioni di euro.
“Ma le responsabilità del centrodestra – prosegue – sono palesi ed è bene ribadirlo: è presidente Musumeci, infatti, nel 2021 quando 31 progetti, valore crca 360 milioni di fondi Pnrr, per il miglioramento del settore irriguo sono stati sonoramente bocciati. Mentre Schifani si presenta col cappello in mano a Roma e ottiene solo spiccioli quando dovrebbe battere i pugni per ottenere, oltre allo stato di emergenza, più risorse ed il finanziamento dei 27 progetti individuati dal commissario straordinario per la siccità per un importo di 829 milioni di euro. Un livello di inadeguatezza tale – conclude – da non riuscire a realizzare un intervento a Ponte Barca, sul fiume Simeto, dove da settimane vengono dispersi decine di litri di acqua al secondo destinata all’uso irriguo a causa di una falla”.
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