Il direttore dei lavori del cantiere di Casteldaccia (Palermo) in cui morirono cinque operai, una settimana fa, e il responsabile legale della ditta Tek Infrastrutture srl sono i due nuovi indagati dell’inchiesta aperta dalla Procura di Termini Imerese (Palermo). Gaetano Rotolo, dipendente Amap, azienda Acquedotto di Palermo, e Giovanni Anselmo, rappresentante legale della ditta appaltatrice, hanno ricevuto gli avvisi di garanzia contestualmente all’acquisizione di documenti da parte della Squadra mobile di Palermo. L’ipotesi è la stessa già contestata al titolare della ditta Quadrifoglio Group di Partinico (Palermo) per conto della quale lavoravano quattro delle cinque vittime (compreso il contitolare, Epifanio Alsazia, di 71 anni) morti nella vasca di sollevamento e trattamento dei reflui dell’Amap.
Rotolo, nella qualità di responsabile della sicurezza, la mattina del 6 maggio consegnò le chiavi ad Alsazia, autorizzando di fatto lui e gli altri a entrare nella cisterna, dove poi hanno trovato la morte a causa delle esalazioni di idrogeno solforato prodotte dai liquami fognari. Gli operai, compreso l’interinale di Amap Giuseppe La Barbera, non avevano mascherine né altri presidi di sicurezza. Anselmo, a capo della Tek di San Cipirello (Palermo), aveva vinto l’appalto nella gara celebrata il 4 novembre 2022: la Quadrifoglio era stata battuta ma poi ottenne i lavori in subappalto.
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