Si sono finti carabinieri per truffare una pensionata messinese, ma alla fine sono stati arrestati da quelli veri. Due campani sono stati arrestati a Messina per aver sottratto monili in oro e bigiotteria per un valore di oltre 500 euro ad una donna, per poi fuggire su un’auto a noleggio. Il piano è sfumato per l’intervento dei veri carabinieri che li hanno arrestato, in flagranza di reato per truffa aggravata in concorso. Secondo quanto ricostruito, i due hanno contattato telefonicamente la donna e, con la “scusa” di un finto incidente stradale causato dal nipote, le hanno richiesto dei soldi che sarebbero serviti per pagare l’avvocato per la difesa del congiunto.
Quando, poco dopo, si sono presentati a casa, la donna, spaventata da quanto le avevano raccontato al telefono, non avendo immediata disponibilità di danaro contante, ha racimolato tutti gli oggetti di valore che possedeva e li ha consegnati ai due che si sono poi allontanati a bordo di un’auto presa a noleggio. Sono stati controllati da una pattuglia dell’Arma, subito dopo aver lasciato l’abitazione della vittima, venendo trovati in possesso della refurtiva. Per entrambi è quindi scattato l’arresto. Il gip ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di dimora nei Comuni di loro residenza.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni