Il ministro Lollobrigida ha comunicato la firma su un decreto che, a suo dire, aumenterebbe le quote pesca di cattura del tonno rosso, per l’anno 2024.
“Spiace parecchio – dicono Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà ed Edy Bandiera, già Assessore Regionale Siciliano alla Pesca Mediterranea – che il ministro, prima di avventurarsi in dichiarazioni fuorvianti, non riporti fedelmente ciò che è scritto nei suoi atti ufficiali e si speculi su un argomento così importante e delicato per il settore. Essere smentiti proprio dal decreto e non da avversari politici è veramente politicamente mortificante. È proprio l’art. 1 del decreto, infatti, che specifica già nel suo titolo che si tratta di “Ripartizione del contingente nazionale di cattura non utilizzato nel 2023”.
I due ritengono necessaria questa replica al ministro per informare i non addetti ai lavori e per chiarire che si tratta di una “messinscena da bassa propaganda che nulla ha a che fare con la realtà dei fatti. Anzi, andrebbe sottolineato che per la campagna del 2023 l’attuale Ministro Lollobrigida chiuse la pesca quando ancora c’era una disponibilità di 127 tonnellate con un mancato guadagno per tutti i pescatori. Quindi quello di oggi non è un aumento ma solo l’integrazione di quanto già sottratto ai nostri pescatori lo scorso anno – evidenziano -. Aprendo le maglie di questo argomento e approfondendo tutti i problemi legati alla cattiva gestione del ministro Lollobrigida in tema di pesca, si evince, inoltre, che non solo questo governo non ha fatto nessun regalo ai pescatori ma che, anzi, c’è un ritardo per la campagna pesca del 2024 sulla pubblicazione dei decreti ministeriali sia riguardo il tonno che lo strascico. Dica il ministro perché i pescatori aspettano i pagamenti del fermo pesca obbligatorio del 2020, 2021, 2022 e 2023. Finanziati con il Feamp, che si è concluso a Dicembre, non si spiega dove siano finiti i fondi per i pescatori per quel programma operativo già concluso che garantiva la copertura finanziaria per il pagamento dei fermi pesca. È stato, inoltre, recentemente pubblicato l’elenco delle unità che attendono il pagamento del fermo pesca 2021 e si evince un taglio del 20% nell’importo già misero che aspettano da anni le imprese di pesca. Il Ministero di Lollobrigida non fa nessun regalo, anzi toglie risorse già dovute ai pescatori”.
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