In provincia di Ragusa la polizia di Stato nel primo trimestre dell’anno ha sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nove uomini, cui è stato anche applicato il braccialetto elettronico. Il braccialetto elettronico si è rivelato, viene detto, “un prezioso strumento di controllo preventivo”, già utilizzato ampiamente dall’autorità giudiziaria nel caso di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento a carico di persone indiziate di essere responsabili di condotte violente.
Il questore Vincenzo Trombadore ha impartito” precise direttive” alla Divisione Polizia Anticrimine al fine di valutare, nell’immediatezza del verificarsi di episodi violenti, quali i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali ed altro, rientranti nella casistica dei reati sintomatici di violenza di genere e o domestica, la necessità di intervenire anche con provvedimenti “prevenzionali” quali l’ammonimento e la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. I nove decreti sono legati ad episodi di violenza verificatisi in tempi molto recenti. Il divieto di avvicinamento con modalità di controllo elettronico si aggiunge ad altre limitazioni che la sorveglianza speciale impone al “sorvegliato, quale l’obbligo di rincasare la sera ed uscire al mattino entro una certa ora, il divieto di frequentare altre persone pregiudicate, di frequentare esercizi pubblici.
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