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Accoltellamento in famiglia, l’uomo non risponde al Gip. Ancora gravi i bimbi

L'uomo si sarebbe accanito con ferocia inaudita

Scena muta davanti al gip: il meccanico trentacinquenne di Cianciana, arrestato con l’accusa di avere provato a uccidere a coltellate la moglie e i figli di 6 e 3 anni, si avvale della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio, davanti al gip del tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, è durato pochi minuti. L’indagato, assistito dai suoi legali Maurizio Gaudio e Luca Burgio, ha comunicato l’intenzione di non rispondere alle domande e l’udienza si è conclusa. Nelle prossime ore è attesa la decisione del giudice che si pronuncerà sulla richiesta di convalida e applicazione della custodia cautelare del pubblico ministero Brunella Fava. L’uomo si sarebbe accanito con ferocia inaudita.

Le condizioni dei due bimbi, intanto, restano molto gravi anche se il piccolo di 6 anni è in miglioramento. Il bimbo ha subito due interventi: uno al torace, che ha interessato un polmone e anche il cuore, e uno in neurochirurgia al cervello. La sorellina ha diverse ferite al volto, due molto profonde preoccupano i medici. La moglie ha ferite meno gravi e le sue condizioni non destano preoccupazione. L’uomo, dopo che la donna era riuscita a fuggire portando con sé il figlio, ha consegnato la bambina e si è barricato in casa per quasi sei ore facendosi poi arrestare dai carabinieri dopo una lunghissima mediazione.

I militari, coordinati dalla procura di Sciacca, hanno interrogato vicini di casa e conoscenti della coppia per provare a fare piena luce sulla folle aggressione che, secondo una prima ipotesi investigativa, sarebbe scaturita dall’annunciata volontà della donna di separarsi.


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