fbpx

In tendenza

Inchiesta giornalista sulle liste d’attesa provoca bufera politica nel ragusano

Anche due anni di attesa per una visita specialistica

E’ bufera politica nel Ragusano dopo la messa in onda su Rete 4 dell’inchiesta sulle liste di attesa. “Il reportage giornalistico giunge al culmine di una attività di denuncia che da consigliere comunale di Ragusa – afferma Gaetano Mauro – ho condotto in questi mesi in solitudine e nella totale indifferenza, sentendomi dire sempre che il sindaco , massima autorità sanitaria cittadina, non ha alcuna competenza. Mi sono rivolto alla tv nazionale per sensibilizzare e scuotere le coscienze. L’inchiesta giornalistica ha anche mostrato il caso clamoroso dell’acceleratore lineare del reparto di Radioterapia all’Ospedale Maria Paterno Arezzo, acquistato per 1,5 milioni di euro e destinato a rimanere impacchettato e senza alcun utilizzo per l’inadeguatezza dei locali vocati ad ospitarlo. L’affresco che ne viene fuori è a dir poco sconcertante e le risposte, quando date, sono evasive, interlocutorie, se non imbarazzanti. Ma le responsabilità più grande è di chi come il sindaco di Ragusa finge che la questione non lo riguardi, come se il tema della salute dei cittadini fosse estraneo alla pubblica amministrazione comunale. La circostanza che una persona malata in provincia di Ragusa debba aspettare il 2026 per una visita specialistica dimostra come chi ha i soldi va nel privato e si fa curare; chi non ha i soldi, come ha mostrato il servizio televisivo, deve scegliere tra la propria salute o il dare da mangiare ai propri figli”.

Sulla vicenda è intervenuto Nello Dipasquale, parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana. “Ancora una volta – ha affermato – la sanità siciliana e quella della provincia di Ragusa in particolare sono sotto i riflettori della cronaca nazionale per primati negativi oltre a fatti che già sapevamo come liste d’attesa interminabili e chiuse alle nuove prenotazioni, ma anche i pronto soccorso allo stremo e carenze di personale. Tutti problemi che segnaliamo da mesi e mesi, la cui responsabilità è in capo al Governo regionale, e che, ieri sera, sono emersi impietosamente durante una trasmissione a copertura nazionale”. “Nonostante tutte le interrogazioni, tutti gli interventi in aula, nonostante i nostri ripetuti inviti ad affrontare queste criticità – aggiunge il parlamentare ragusano – la destra, al governo della Sicilia da quasi sette anni, non è riuscita a dare una sola risposta concreta. La sanità dell’isola è ridotta a un lumicino. Inoltre, in questo quadro desolante, ci sono situazioni allarmanti che riguardano la governance delle Aziende Sanitarie. Quella di Ragusa, per esempio, dal 2017 ad oggi ha avuto quattro commissari straordinari. È facile comprendere come l’assenza di una governance stabile, che anzi subisce gli umori del Governo regionale mediamente una volta ogni anno e mezzo, non contribuisca a una sana pianificazione dei programmi sulla sanità da attuare in un territorio”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni