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Corruzione al commissariato: agenti e metronotte tutti assolti

Erano accusati a vario titolo di abuso e rifiuto di atti d'ufficio, introduzione abusiva nel sistema informatico, favoreggiamento personale e reale

La terza sezione del tribunale di Palermo ha assolto i quattro poliziotti e i tre metronotte coinvolti in un’inchiesta partita dalla scoperta di casi di corruzione che si sarebbero verificati al commissariato di Partinico (Palermo).

Sono stati così scagionati gli assistenti capo di polizia Giovanni Vitale, Vincenzo Manzella e Vincenzo Manto e l’ispettore capo Gaspare Antonio Di Giorgi. Erano accusati a vario titolo di abuso e rifiuto di atti d’ufficio, introduzione abusiva nel sistema informatico, favoreggiamento personale e reale. Le tre guardie giurate erano Salvatore Davì, Daniele Di Maggio e Marcello De Luca e rispondevano di favoreggiamento personale. L’inchiesta era nata da una serie di esposti anonimi: l’unico condannato è il principale indagato, l’assistente capo Pietro Tocco, che aveva patteggiato 4 anni per corruzione, abuso d’ufficio e peculato. In cambio di denaro avrebbe rilasciato documenti e certificazioni in modo più veloce o insabbiato denunce.


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