Un detenuto egiziano approfittando della “gravissima carenza di operatori“, è riuscito a evadere questa mattina dal carcere di Trapani, ma grazie alla tempestiva reazione della Polizia penitenziaria, intervenuta anche con unità libere dal servizio, e alla collaborazione delle altre forze dell’ordine, è stato subito ripreso a poche centinaia di metri di distanza.
Il recluso aveva fatto perdere le proprie tracce mentre si trovava ai passeggi e qualcuno ipotizza che dopo aver scavalcato la recinzione dei cortili si sia guadagnato la fuga nascondendosi nel camion che trasporta i rifiuti solidi urbani per varcare il muro di cinta. Sono comunque in corso le indagini per accertare il tutto. Lo riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria.
“Palesemente, non c’è tregua nelle carceri del Paese in gravissima emergenza, che solo il Governo non vede, e dove ormai avviene di tutto. Noi non temiamo un’estate rovente, temiamo che continuando così, fra suicidi, omicidi, violenze, stupri, aggressioni, proteste collettive e molto altro ancora, possa non esserci un autunno. Servono urgentemente misure deflattive del sovraffollamento detentivo per alleggerire il carico di 14.500 detenuti oltre i posti disponibili, ridare ossigeno alla Polizia penitenziaria, mancante di 18 mila donne e uomini, con cospicue e immediate assunzioni straordinarie e assicurare l’assistenza sanitaria e psichiatrica. Dai primi segnali, pare proprio che il decreto ‘carcere sicuro’ abbia prodotto effetti contrari a quelli sperati. Il governo Meloni e il ministro Nordio riflettano”, conclude De Fazio.
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