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Bambino morì al parco giochi, chiesto processo per il sindaco

Il bambino fu travolto e ucciso dal crollo improvviso di una porta del campo di calcetto

La morte di un ragazzino di dodici anni nel parco giochi del Comune di Carini (Palermo) sarebbe stata causata da negligenza, imprudenza e imperizia del sindaco Giovì Monteleone, e dal suo vice, Salvatore Badalamenti: con questa motivazione la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi, ipotizzando l’omicidio colposo di Gabriele Conigliaro.

Il bambino, l’8 luglio 2021, fu travolto e ucciso dal crollo improvviso di una porta del campo di calcetto, mentre stava giocando con alcuni coetanei. L’inchiesta è stata condotta dal pm Alfredo Gagliardi e l’udienza preliminare si terrà giovedì prossimo davanti alla gup Carmen Salustro. La vicenda sarà prescritta entro quattro anni e mezzo, rischio che viene paventato dai familiari del piccolo.

Gabriele si era aggrappato alla traversa della porta, che non resse – perché mal ancorata al terreno – e gli cadde in testa. Il Comune aveva affidato la struttura a un’associazione privata, senza mai curarsi – sostiene l’accusa – di verificare la stabilità delle strutture piazzate dagli operai. Monteleone si è detto molto dispiaciuto e addolorato per l’accaduto. “Per quanto riguarda il processo sono sereno – ha dichiarato il sindaco – Mi difenderò, ho fiducia nella giustizia”.


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