fbpx

In tendenza

Minacce alla procuratrice dei minori di Palermo, gli attestati di solidarietà

Messaggi da parte della politica, con in primis il presidente della Regione Schifani, oltre che dal mondo della scuola

Esprimo la mia più profonda solidarietà alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna, vittima di gravi minacce per il suo lavoro contro la mafia. Questi attacchi sono inaccettabili e colpiscono l’intero sistema giudiziario e i valori di giustizia che esso rappresenta. Ribadisco il totale supporto della Regione Siciliana alla procuratrice Caramanna e a tutte le forze dell’ordine impegnate nella difesa della legalità. È essenziale proteggere chi lotta per la giustizia, specialmente quando si tratta della tutela dei minori in situazioni difficili“. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

A nome della Scuola siciliana esprimo solidarietà e sostegno alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna – dice il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro -.  Deplorevoli le minacce che ancora una volta sono state rivolte a una professionista sensibile e coraggiosa impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata e al contempo nella tutela dei più giovani da situazioni di rischio e del loro riscatto dal sistema criminale”.

Siamo vicini ed esprimiamo la nostra più forte solidarietà al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna, oggetto di nuove intimidazioni. – Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia -. Mentre siamo certi che tali intimidazioni non intaccheranno minimamente la volontà della dottoressa Caramanna e dei suoi collaboratori ad andare avanti, riteniamo fondamentale che da parte di tutti resti alta l’attenzione su questo ennesimo episodio. Anche la politica può e deve fare la sua parte, e certamente Forza Italia è pronta a farla, per supportare in ogni modo il lavoro degli uffici Giudiziari minorili, impegnati in Sicilia su un fronte difficilissimo di repressione della criminalità minorile così come delle violenze contro i minori. Un lavoro che ha sicuramente bisogno di essere supportato da una capillare prevenzione sul territorio, che, come la stessa dottoressa Caramanna ha giustamente ricordato, coinvolge le istituzioni, le agenzie educative, la società civile e sicuramente anche la politica.”


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni