In un momento storico in cui la comunicazione sanitaria è di cruciale importanza nell’affrontare sfide complesse che richiedono un’informazione accurata, trasparente e tempestiva, la Regione Siciliana e il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico regionale (Dasoe) organizzano un confronto tra giornalisti e professionisti medico-sanitari. L’appuntamento è per giovedì 26 settembre, a partire dalle 8.50, allo Splendid Hotel La Torre di Palermo, per il convegno sul tema “Comunicazione in sanità. Quali basi per il nuovo piano della comunicazione della salute nella Regione Siciliana”.
Professionisti in ambito sanitario e medico, giornalisti delle principali testate e comunicatori istituzionali affronteranno insieme tematiche complesse e attuali, cercando di trovare una sintesi efficace per veicolare le buone prassi, essenziali per garantire la trasmissione delle informazioni e la promozione di comportamenti salutari nella popolazione.
Gli stili di vita corretti, il nuovo calendario di immunizzazione della Regione Siciliana, la prevenzione dagli infortuni sul lavoro e degli incidenti stradali, la gestione delle malattie infettive, le campagne per gli screening e quelle per la donazione di organi e tessuti, sangue e plasma sono solo alcuni degli argomenti in programma nelle tavole rotonde che si susseguiranno durante la giornata e che vedranno gli interventi dei maggiori esperti del settore.
A introdurre i lavori saranno Salvatore Requirez, dirigente generale Dasoe, Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica, e Roberto Gueli, condirettore Tgr Rai.
A seguire i saluti di Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, Giovanna Volo, assessore alla Salute, Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, Marco Anello, vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e Roberto Sanfilippo, direttore del Cefpas.
L’evento sarà anche l’occasione per affrontare la tematica delle continue aggressioni al personale sanitario, un fenomeno preoccupante sia per l’impatto diretto sulla salute fisica e psicologica dei professionisti coinvolti, sia per le ripercussioni sul sistema sanitario e sulla qualità dei servizi offerti.
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