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Sicurezza ferroviaria: un arresto per minacce. Una donna voleva salire sul treno senza biglietto, reagendo con calci e pugni

Voleva comunque salire a bordo treno e intraprendere il viaggio

5783 persone controllate, 1 arresto, 264 convogli vigilati, 552 siti sensibili presenziati di cui 250 stazioni: è il bilancio dell’operazione RAILPOL “Rail Action Week”, in cui sono stati impegnati 435 operatori della Polizia ferroviaria della Sicilia.

Nella fattispecie, il Servizio Polizia Ferroviaria, nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizia, l’Associazione di Polizie Ferroviarie Europee Railpol, ha promosso ed organizzato la settimana europea dedicata alla sicurezza, denominata RAW (Rail Action Week), dal 23 settembre al 29 settembre 2024, durante la quale i Paesi aderenti all’iniziativa hanno effettuato, servizi di prevenzione in ambito ferroviario al fine di reprimere e contrastare i diversi comportamenti illeciti.

L’attività è stata supportata dal Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria, con sede a Palermo, che ha coordinato le pattuglie sull’intero territorio regionale, dislocandole, a seconda delle esigenze, nei punti più critici, con particolare attenzione alle principali stazioni FS, ai passaggi a livello e alla rete ferroviaria, al fine di tutelare la sicurezza dei viaggiatori.

A Palermo, durante le attività, gli agenti hanno tratto in arresto una donna di 36 anni di origine marocchina, perché si era resa responsabile dei reati di minacce, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, gli operatori del Settore Operativo di Palermo Centrale, su richiesta del personale ferroviario, sono intervenuti presso un convoglio in partenza, perché la donna seppur priva di titolo di viaggio, voleva comunque salire a bordo treno e intraprendere il viaggio. La giovane marocchina, invitata dai poliziotti a scendere dal treno, ha iniziato a minacciare gli agenti, aggredendone uno con calci e pugni.

La 36 enne, tratta in arresto, è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che a seguito del rito direttissimo ha convalidato l’arresto disponendo nei suoi confronti l’obbligo di dimora in altro comune.


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