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Infermiera spintonata in ospedale: operatori sanitari e genitori provano a fermare l’aggressore

Protesta la Fials: "Non passa giorno senza che si verifichino episodi di violenza. Di questo passo presto sarà sempre più difficile trovare operatori sanitari disposti a fare questo lavoro in condizioni di assoluta insicurezza"

Un’altra aggressione a un’infermiera a Palermo: stavolta è toccato a un’operatrice di 60 anni dell’ospedale Vincenzo Cervello, in servizio nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Ieri pomeriggio è stata aggredita e spintonata dal genitore di un piccolo paziente, è finita a terra ed è stata costretta a ricorrere alle cure mediche. Sono intervenuti altri operatori sanitari e genitori per provare a fermare l’aggressore: a un’altra infermiera sono stati danneggiati gli occhiali.

“La situazione è ormai degenerata – denunciano il segretario aziendale Giovanni Cucchiara, con Giuseppe Forte e Antonino Ruvolo, della segreteria provinciale della Fials Palermo -. Non passa giorno senza che si verifichino episodi di violenza. Di questo passo presto sarà sempre più difficile trovare operatori sanitari disposti a fare questo lavoro in condizioni di assoluta insicurezza. Quanto avvenuto oggi rappresenta l’ennesimo segnale per le Istituzioni affinché siano urgentemente adottate misure estreme per scoraggiare questi assurdi momenti di violenza negli ospedali”.


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