“E’ molto presto. Però è ovvio che Renato Schifani sarà il nostro candidato presidente della Regione. Ha fatto benissimo il presidente, non vedo perché non dovrebbe esserlo”. Lo ha detto il leader di FI, Antonio Tajani, a margine della convention azzurra a Santa Flavia (Palermo), in riferimento alle Regionali che nell’Isola si svolgeranno nel 2027.
“Sono per principio favorevole all’elezione diretta dei rappresentanti nei Consigli provinciali e del presidente della Provincia. Lo sono In Sicilia come in tutta Italia”, ha detto il leader di FI.
“Saluto e ringrazio Antonio Tajani. Ci lega un rapporto forte, consolidato in tanti anni di battaglie, alcune in Italia, alcune all’estero, un percorso parallelo che ci ha portato a ricoprire importanti cariche, sempre sotto l’egida della guida di una persona che non ci manca perché c’è, è sempre dentro di noi, è sempre nella coscienza di tanti italiani che continuano a votare Forza Italia: Silvio Berlusconi. Grazie Antonio per il coraggio, la sapienza, l’equilibrio che stai dimostrando anche in momenti difficili sotto il profilo internazionale come quello di oggi”. Così il governatore della Sicilia e presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia, Renato Schifani, aprendo la kermesse azzurra.
“Da parte nostra non c’è alcun scivolamento a sinistra, nessun indebolimento nel contrasto alla immigrazione clandestina. Nel programma del centrodestra si parla di integrazione dei migranti regolari. Il dato è che siamo una forza adeguata ai tempi. Lo diciamo ai nostri colleghi del centrodestra: non c’è nessun lassismo, ma una proposta seria. Il centrodestra non può essere oscurantista da questo punto di vista”, ha detto Tajani nel corso di un panel su “Ius Italiae, dalla scuola alla cittadinanza”, con il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.
“La nostra – ha aggiunto il ministro agli Affari esteri – è una storia di grande integrazione e la Sicilia ne è la dimostrazione. Vogliamo aprire un dibattito, senza imporre nulla a nessuno. Diciamo ai nostri alleati che siamo pronti al dialogo con chiunque; e alla sinistra che deve confrontarsi in modo serio e rigoroso su questo tema. Dobbiamo tenere conto del fatto che ci sono un milione di ragazzi che oggi vanno scuola con i nostri figli e i nostri nipoti e che hanno diritto ad avere la cittadinanza”.
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