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Nasce la Banca Agricola Popolare di Sicilia: accordo firmato con i sindacati

Conta 902 dipendenti e 106 agenzie, una realtà importante per la Regione confermandosi come terza banca presente in Sicilia per numero di agenzie e dipendenti, dopo Unicredit ed Intesa SanPaolo, e come prima banca popolare in Italia

Sindacati e Banca Agricola Popolare di Sicilia hanno stamattina siglato il verbale di accordo che avrà ricadute importanti sul personale del nuovo istituto di credito. Alla base della firma, apposta da First Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali, la tutela dei posti di lavoro nonché tutti gli aspetti connessi alla prestazione professionale del personale. Welfare, attenuazione della mobilità aziendale, indennità di disagiata destinazione, ticket pasto,riconoscimento dei livelli retributivi, stock option, formazione, ricambio generazionale con un piano di assunzione di giovani risorse. ​

“Siamo arrivati alla fine di un articolato processo di confronto – dice il segretario generale First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco – durante il quale non abbiamo mai perso di vista l’impegno delle colleghe e dei colleghi facendoci carico dei loro timori. Da oggi tutto il personale dipendente può beneficiare di un contratto di secondo livello efficace che poggia sull’armonizzazione. La banca popolare più grande del sud Italia è ora nel pieno delle sue funzioni”.

Fabrizio Greco conclude evidenziando che “dopo anni di fusioni e incorporazioni, che hanno privato la Sicilia di fondamentali centri decisionali del credito, adesso Banca Agricola Popolare di Sicilia può recuperare quella dimensione del passato diventando vero punto di riferimento dell’economia regionale. E’ chiaro che vigileremo sull’applicazione dell’accordo e saremo attenti nel valutare il piano industriale che andrà a varare Bpsa”.

La trattativa sindacale ha visto impegnata la segreteria regionale di First Cisl Sicilia composta da Fabrizio Greco, Chiara Barbera, Roberto Maiani, il coordinatore regionale in Banca Popolare di Ragusa, Enzo Scribano e gli Rsa Stefania Occhipinti e Alessandro Bucchieri.

La Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) conta 902 dipendenti e 106 agenzie, una realtà importante per la Regione confermandosi come terza banca presente in Sicilia per numero di agenzie e dipendenti, dopo Unicredit ed Intesa SanPaolo, e come prima banca popolare in Italia.

Oggi è stato firmato, dalla Uilca Uil, dalle altre organizzazioni sindacali e dalla delegazione aziendale delle due banche popolari siciliane, l’accordo di fusione per incorporazione della Banca Popolare Sant’Angelo nella Banca Agricola Popolare di Ragusa. Entro il 30 novembre 2024 sarà sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione che coinvolge le due aziende di credito, con la nascita della Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS).

“Nel rispetto del CCNL credito firmato il 23 novembre 2023, che è stato il nostro principale riferimento durante la trattativa, abbiamo formalizzato le garanzie per i dipendenti delle due banche, al fine di contenere le ricadute determinate dalla fusione – ha dichiarato il segretario generale Uilca Uil Sicilia Giuseppe Gargano – è stata una trattativa complessa nella quale abbiamo tenuto conto dell’importanza di una banca regionale di queste dimensioni per l’economia siciliana. In particolare, riteniamo l’assegnazione a tutti i dipendenti della nascitura BAPS di un pacchetto di azioni un importante segnale politico mirato a realizzare il senso di appartenenza alla nuova azienda. Sono state, inoltre, conquistate garanzie economiche e normative e maggiori tutele rispetto al contratto nazionale di categoria per i bancari che subiranno disagi dai trasferimenti determinati dalla fusione, grazie alla previsione di indennita’ ad hoc. L’impegno ad incontrarsi, richiesto da tutte le organizzazioni sindacali, per affrontare il tema della solidarietà generazionale ed espansiva, arricchisce l’accordo nel senso del rilancio della nuova occupazione nel settore del credito in Sicilia. La creazione in BAPS delle due nuove aree territoriali di Palermo e Licata, che si aggiungono alle tre già esistenti a Ragusa, Siracusa e Catania-Messina, è un segnale chiaro della volontà di espandersi e di presidiare al meglio il territorio. L’attenzione alle persone nella quotidianità e nelle scelte aziendali e la giusta considerazione delle situazioni personali e familiari saranno la cartina di tornasole di ciò che la Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS), frutto della fusione, vorrà essere in futuro, un’azienda concentrata esclusivamente sul business o anche una banca che riconosce il giusto valore al patrimonio più grande, il personale.”

I segretari responsabili dei Coordinamenti Uilca delle due banche, Carmelo Sampieri e Gaetano Arcuri, hanno aggiunto: “l’accordo siglato oggi prevede tutele e garanzie, specie in tema di mobilità, non solo per i lavoratori della Banca Popolare Sant’ Angelo, ma anche per quelli della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Esso pone le basi affinché la nuova banca possa essere veramente inclusiva e proprio la realizzazione della piena inclusione di tutti nel progetto aziendale sarà la sfida che prioritariamente dovremmo affrontare noi dirigenti sindacali Uilca in Banca Agricola Popolare di Sicilia. Il coinvolgimento e la motivazione di tutti i colleghi della BAPS saranno la chiave del successo della nuova banca”.

Alla trattativa la Uilca, oltre al segretario generale Uilca Uil Sicilia Giuseppe Gargano, nella qualità di delegato della Segreteria Nazionale Uilca, e’ stata presente con una delegazione composta dai componenti dei coordinamenti aziendali Uilca BPSA e BAPR, Clelia Calcagno, Carmelo Sampieri (responsabile Uilca BAPR), Gaetano Arcuri (responsabile Uilca BPSA) , Antonello Lo Casto, Leonardo Tarantino, Giuseppe Greco Polito, Pietro Gandolfo, Giuseppe Indelicato


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