Il sogno, lo scontro con la famiglia, la forza, la passione: ecco cosa racconta “Dreaming boy”, il cortometraggio nato a Calascibetta e che sta pian piano conquistando il pubblico internazionale. Prima sbarcando in Canada, OAKVILLE Festival of FILM & Art, poi in Corea dove ha vinto il “silver award” e adesso al Festival Internacional De Cinema De Bueu, in Spagna, al Miraban Uk Film Awards di Londra e al festival internazionale di Tirana.
Il corto prodotto da Onirica Srl con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, racconta una Sicilia autentica e a volte persino matrigna, quella delle tradizioni e delle regole rigide da seguire.
Lo sfondo è la gara dei Berberi, una corsa che ogni anno viene fatta proprio nel borgo ennese, da dove il giovane fantino Pietrino parte per raggiungere i suoi sogni, in modo ostinato e con grande ambizione.
La Sicilia fa da coprotagonista con i colori della sua terra e gli spaccati che ci fanno vedere un’isola profonda e sconosciuta. Una Sicilia inedita, selvaggia e ancestrale, lontana dai cliché legati al sole e al mare.
C’è l’ocra dell’entroterra siciliano, c’è l’orgoglio della famiglia di Pietro, c’è il sogno.
“Dreaming boy” ha già ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali: dal Festival di Taormina all’Adriatic film festival e poi ancora il Sicily Movie, il Roma creative Contest e l’importante selezione al Festival di Los Angeles. A firmare il corto è il trentacinquenne regista ennese Davide Vigore che di premi, negli anni, ne ha vinti molti: dal Nastro d’argento al premio come miglior regista under 30 italiano. Oltre alle 2 partecipazioni al Festival di Venezia.
“Saremo presenti ai festival di Spagna, Albania e Inghilterra – commenta Vigore – Finora il film ha avuto un buon riscontro in ambito festivaliero, Pietro ci sta insegnando a sognare in grande, quando abbiamo girato il corto – con le mille regole Covid – non avremmo mai immaginato un successo così grande”.
“Raccontiamo una tradizione siciliana e ovviamente molte parti sono in dialetto – continua Vigore -, ma abbiamo visto come il lavoro venga compreso ed apprezzato in quanto racconta un tema universale, ovvero il viaggio di un ragazzo verso l’età adulta con le sfide che questo passaggio comporta”.
Al cortometraggio hanno lavorato grandi nomi del cinema come il maestro Daniele Ciprì, che ha firmato la fotografia, e l’attore siciliano David Coco che interpreta il padre di Pietro. “C’è anche l’orgoglio di aver potuto far conoscere Calascibetta nel mondo. Ogni volta che riesco a spendermi per il territorio in cui sono nato, la soddisfazione raddoppia – conclude il regista -. L’entroterra siciliano, ed Enna nello specifico, sono i luoghi della mia infanzia ed adolescenza e restano luoghi di grande ispirazione creativa per me”.
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