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Sequestrati 5 argenti del “Tesoro di Morgantina”

Sono state trovate nella disponibilità di un giovane di Aidone che aveva avviato contatti in Italia e all’estero per vendere i preziosi reperti

I Carabinieri tutela patrimonio culturale hanno consegnato all’Istituto centrale del restauro del ministero della Cultura, per un intervento urgente di restauro conservativo, cinque reperti ellenistici in argento, sequestrati a conclusione di una indagine volta alla repressione di un vasto traffico di reperti archeologici provento di scavi clandestini in Sicilia, in particolare, nell’area dell’antica città greca di Morgantina, oggi Comune di Aidone (Enna).

Le foto dei cinque manufatti in argento, le cui caratteristiche di lavorazione riconducono al ben noto “Tesoro di Morgantina”, sono state trovate nella disponibilità di un giovane di Aidone che aveva avviato contatti in Italia e all’estero per vendere i preziosi reperti. Le immagini, esaminate dai funzionari del ministero della Cultura, hanno permesso di datare gli argenti all’epoca ellenistica del III sec. a.C:: il loro stato di conservazione in frammenti fa presumere la provenienza da uno scavo clandestino per la presenza della patina e delle concrezioni terrose rinvenute sulle superfici.

Il giovane è stato notato mentre percorreva a piedi una strada di Roma, portando con sé un borsone in pelle; una volta sottoposto a controllo, ha ammesso di trasportare reperti archeologici asserendo che gli argenti erano detenuti dal padre che li aveva nascosti sotto terra, rivelando solo in punto di morte il proprio segreto. I primi argenti erano stati acquisiti tra il 1981 e il 1994 da parte del Metropolitan Museum di New York ma tra gli anni ’90 e il 2000, grazie alle indagini condotte dalla procura di Enna, i Carabinieri tpc sono riusciti a ricostruire la filiera tra tombaroli e ricettatori svizzeri, attraverso un antiquario libanese che citava la provenienza dei primi argenti proprio dal sito archeologico di Morgantina. Le vicissitudini dei preziosi argenti si sono concluse il 27 settembre 2022 con l’annuncio della loro definitiva restituzione all’Italia.

Il sequestro degli ulteriori 5 manufatti, che si aggiungono ai precedenti, dimostra la provenienza del “Tesoro di Eupolemo”, considerato la testimonianza più significativa della oreficeria della Sicilia ellenistica, dall’area archeologica della città magno-greca di Morgantina.


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