Giovanni Barreca non è incapace di intendere e di volere al punto da restare in una residenza assistita esterna al carcere. In ogni caso il Gip del tribunale di Termini Imerese (Palermo) ha deciso senza chiedere alla Procura i pareri obbligatori per legge. Il tribunale del riesame del capoluogo siciliano annulla per questo l’ordinanza del Gip che aveva ordinato la scarcerazione di Barreca, coinvolto nella strage di Altavilla Milicia (Palermo), ritenendolo del tutto incapace di intendere e di volere e anche privo della capacità di partecipare validamente al processo.
Il muratore ritenuto assassino della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel di 16 e 5 anni, non torna però in cella: il difensore ha infatti facoltà di ricorrere in Cassazione e fino a quel momento la situazione resterà congelata. Barreca si trova per adesso in una Rems di Caltagirone (Catania). Il parere del consulente della Procura diverge in gran parte da quello dei periti d’ufficio: Barreca sarebbe affetto solo da un vizio parziale di mente, che non gli impedirebbe di discernere e di comprendere la gravità di ciò che stava facendo agli affetti più cari. Con lui sono sotto accusa la figlia oggi diciottenne ma all’epoca dei fatti ancora minorenne (imputata davanti al Gup minorile, che ha disposto la perizia psichiatrica anche per lei) e due cosiddetti santoni, Massimo Carandente e Sabrina Fina.
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