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Minacciato si suicidò, figlia 15enne e fidanzatino arrestati

I due sono in custodia cautelare

Due ragazzi di 15 e 18 anni rischiano il processo, a Palermo, per estorsione aggravata e istigazione al suicidio del padre della quindicenne, che si tolse la vita a marzo dell’anno scorso perché pressato, minacciato e vessato dalla figlia e dal fidanzatino di lei. L’imputato all’epoca dei fatti aveva tra 16 e 17 anni e oggi ha compiuto la maggiore età, mentre la giovanissima fidanzatina ne aveva tra 14 e 15.

I due sono in custodia cautelare (in carcere al Malaspina lui, in comunità lei) e nei loro confronti procede la giustizia minorile perché i fatti risalgono al periodo compreso tra dicembre 2023 e marzo 2024. I ragazzini avrebbero minacciato la vittima per avere soldi, minacciandolo, con messaggi whatsapp, di accusarlo di fatti inesistenti per screditarlo come genitore, oppure, simulando una gravidanza della figlia, con l’avvertimento che se non avessero ottenuto denaro, lei si sarebbe uccisa, perdendo anche il bambino. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il procuratore dei minori, Claudia Caramanna; l’udienza preliminare si terrà davanti al Gup Nicola Aiello, in marzo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Rosalia Zarcone, Rosa Maria Salemi e Salvatore Ferrante. Parte offesa del procedimento è l’anziana madre dell’uomo che si suicidò impiccandosi nella propria abitazione.


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