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Omicidio nel ragusano: c’è un fermato

Francesco Lo Monaco, pregiudicato di 43 anni è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per l'omicidio a Vittoria del 39enne Angelo Ventura

Un pomeriggio in Commissariato a Vittoria al termine del quale Francesco Lo Monaco, pregiudicato di 43 anni è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per l’omicidio a Vittoria del 39enne Angelo Ventura. Lo Monaco, assistito dal suo difensore, l’avvocato Matteo Anzalone, ha risposto alle domande del sostituto procuratore di turno, la dottoressa Monica Monego che, al termine, ha disposto il fermo. Lo Monaco, il 21 novembre del 2021 in via Farini a Vittoria era stato attinto al fianco da un colpo di pistola (per il tentato omicidio è stato condannato in secondo grado il 50enne Massimo Favata). Stretto riserbo sulla dinamica di quanto accaduto. Lo Monaco è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

Lo Monaco, da quanto si apprende era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza ed è gravemente indiziato di essere l’autore dell’omicidio di Angelo Ventura deceduto per le ferite in seguito all’esplosione di un colpo di arma da fuoco che lo ha attinto nella zona dell’inguine recidendo l’arteria femorale. Ventura, anch’egli pregiudicato, era giunto poco prima della mezzanotte di ieri al pronto soccorso dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, dove è intervenuto il personale di polizia a seguito della segnalazione dei sanitari. Operato con un intervento di Chirurgia vascolare mentre versava già in condizioni critiche, è deceduto nella mattinata di oggi. Le immediate indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa ed eseguite dal Commissariato di Polizia di Vittoria e dalla Squadra Mobile di Ragusa, hanno consentito l’individuazione del presunto responsabile ed il rinvenimento del fucile calibro 12 con canne e calcio mozzati, utilizzato per compiere l’omicidio. Lo Monaco è stato pertanto raggiunto sempre allo stato degli atti “da gravi indizi di reità per i delitti di porto e detenzione di arma clandestina”. Le ipotesi accusatorie saranno formalizzate davanti al gip presso il Tribunale di Ragusa. La Procura sottolinea che “il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza di condanna definitiva”.


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