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Discarica abusiva di 4.000 mq, scatta il sequestro dell’area

Al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente, l’intera area è stata sottoposta a sequestro e al responsabile sono state notificate le prescrizioni previste dalla legge che lo stesso sarà tenuto ad adempiere al fine di rimuovere le conseguenze dannose dell’illecito

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, all’esito di un’attenta attività di controllo economico del territorio condotta anche con l’ausilio della componente aerea del Corpo, hanno eseguito un’attività ispettiva in materia ambientale che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di Marsala di un soggetto per il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” ai sensi del Codice dell’Ambiente e al contestuale sequestro di una discarica abusiva sita su un’area di oltre 4.000 mq nei pressi del centro abitato di Castelvetrano.

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Castelvetrano hanno riscontrato, coadiuvati dal personale tecnico dell’ARPA – Aliquota di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Marsala, l’effettiva esistenza di un deposito incontrollato di rifiuti ingombranti, tra cui ben 139 veicoli in disuso, il cui dilavamento dovuto all’esposizione agli agenti atmosferici avrebbe potuto causare, nel tempo, l’assorbimento delle scorie nel terreno, contaminando suolo e acqua, con un potenziale pericolo per la salute pubblica.

Al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente, l’intera area è stata sottoposta a sequestro e al responsabile sono state notificate le prescrizioni previste dalla legge che lo stesso sarà tenuto ad adempiere al fine di rimuovere le conseguenze dannose dell’illecito.

L’operazione testimonia l’incessante impegno delle Fiamme Gialle nella vigilanza del territorio al fine di tutelare la salute pubblica, contrastando ogni attività illegale a danno dell’ambiente e della collettività.

L’attività si colloca nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza


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