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Celebrati i funerali di Laura Papadia, “uccisa perché forte”

Un rito cui ha partecipato una folla commossa

“Laura era una ragazza che si dava da fare tantissimo, ha fatto mille lavori per non gravare sulla sua famiglia di origine”. E’ il commosso ricordo di Patrizia Tinaglia, un’amica di Laura Papadia, la donna di Palermo uccisa a Spoleto (Perugia) il 24 marzo scorso, un delitto per il quale è indagato il marito, Nicola Gianluca Romita.

Ieri sono stati celebrati i funerali della trentaseienne siciliana, nella sua città d’origine. Un rito cui ha partecipato una folla commossa; ieri un gruppo di oltre un centinaio di bikers aveva preso parte a un raduno organizzato in segno di solidarietà col padre della giovane donna, Maurizio Papadia, anche lui biker. I motociclisti avevano partecipato all’inaugurazione di una panchina rossa contro la violenza sulle donne sul monte Pellegrino, il promontorio che sovrasta Palermo.

Al padre e ai fratelli Alex e Fabio si sono stretti oggi anche tanti amici arrivati dall’Umbria. “Era una ragazza forte, stupenda e determinata, brillava di luce propria e proprio per questo è stata vittima di femminicidio”, ha detto la cognata Daniela Segreto. Alle esequie hanno partecipato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l’assessore comunale di Spoleto Luigina Renzi. In entrambe le città è stato proclamato il lutto cittadino.


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