Operazione anti-frode nel settore dei carburanti condotta dai finanzieri di Siracusa e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, che ha portato al sequestro di circa 21 mila litri di gasolio adulterato, pronti per essere immessi in commercio da tre impianti di distribuzione della provincia. Il valore commerciale del carburante sequestrato è stato stimato in circa 35 mila euro. Nel corso delle verifiche su 31 distributori, l’attenzione dei militari si è concentrata sulle possibili pratiche di miscelazione abusiva con sostanze non idonee e potenzialmente pericolose, come solventi e olii esausti. Determinante si è rivelato l’utilizzo del laboratorio chimico mobile della Direzione Territoriale di Adm che ha consentito di eseguire sul posto le analisi tecniche dei campioni prelevati, rilevando un punto di infiammabilità del gasolio ben al di sotto dei limiti previsti dalla normativa (55°C), indice evidente dell’alterazione del prodotto. Oltre al sequestro dei 21.000 litri di carburante non conforme, tre gestori di impianti di distribuzione sono stati denunciati alla procura per frode nell’esercizio del commercio.
L’immissione in commercio di carburante adulterato costituisce non solo una grave frode ai danni dei consumatori, ma rappresenta anche un concreto pericolo per la sicurezza stradale. L’utilizzo di gasolio non conforme può provocare, infatti, guasti improvvisi ai motori, riduzione delle prestazioni dei veicoli, anomalie di funzionamento e, nei casi più gravi, situazioni di pericolo durante la guida. Inoltre, l’impiego di tali prodotti comporta un aumento delle emissioni inquinanti oltre i limiti di legge, con ricadute negative per l’ambiente.
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