Presentato lo stato di avanzamento del Programma regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Sicilia 2021-2027, durante i lavori del secondo Comitato di sorveglianza tenutosi ieri a Palermo. Nel corso della giornata sono stati illustrati il calendario degli inviti a presentare proposte e le procedure avviate.
Ma è stato affrontato anche il tema dell’iniziativa “Ue Step” per sostenere lo sviluppo e la produzione di tecnologie critiche in settori strategici per le transizioni verdi e digitali. L’obiettivo, che vede la Regione Siciliana tra le prime a sfruttare questa opportunità, è valorizzare al massimo le competenze e gli asset presenti a livello regionale con la finalità di rafforzare la coesione economica e sociale con una dotazione finanziaria complessiva pari a 615 milioni di euro, frutto della riprogrammazione delle risorse. Il centro di spesa sarà il dipartimento regionale delle Attività produttive. Gli interventi da realizzare in Sicilia con “Step” riguardano, in particolare, alcuni ambiti tecnologici che hanno mostrato un forte dinamismo come il settore della micro e nanoelettronica e quello delle bioscienze, e il settore energetico dove sono attive nel territorio realtà imprenditoriali consolidate.
Per la Direzione generale Regio della Commissione europea sono intervenuti il vice capo unità Italia-Malta, Anton Schrag, il team leader, Luca Mattiotti e, in collegamento da remoto, il capo unità, Willibrordus Sluijters. Per il Dipartimento nazionale Politiche di coesione, Alessandra Augusto, e per l’Autorità di gestione del Programma, Vincenzo Falgares. Presenti anche i responsabili dei dipartimenti regionali e gli esponenti del partenariato economico e sociale (sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria). Ha portato un saluto ai lavori del Comitato di sorveglianza il presidente della Commissione Ue dell’Ars, Luigi Sunseri. A presiedere i lavori, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, delegato dal presidente della Regione, Renato Schifani.
«La Regione Siciliana sostiene l’Unione europea nella scelta di rendere autosufficiente il nostro continente in alcune filiere industriali di importanza strategica – dice il presidente Schifani – La pandemia e il conflitto russo-ucraino ci insegnano che nel settore della microelettronica, dell’energia e delle tecnologie biomedicali occorre essere indipendenti, ecco perché abbiamo deciso, insieme con poche altre Regioni italiane, di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo con le nostre migliori risorse imprenditoriali. Gli uffici dell’amministrazione regionale sono già al lavoro sulla riprogrammazione, in modo da rispettare, così come concordato con Bruxelles, i tempi di scadenza previsti dal Programma».
«Siamo in linea con le scadenze del Programma che sta entrando nella sua fase attuativa con i primi bandi – afferma l’assessore Aricò – e siamo, inoltre, tra le prime Regioni a cogliere le opportunità offerte dall’entrata in vigore del regolamento Step, che ci consentiranno di rafforzare ulteriormente la nostra competitività tecnologica nel settore delle tecnologie digitali, della micro e nanoelettronica, delle bioscienze e in quello dell’energia a zero emissioni, contribuendo a ridurre le dipendenze strategiche dell’Unione e valorizzando i rilevanti asset del territorio. È doveroso, infine, un ringraziamento al partenariato economico sociale intervenuto per il ricco dibattito propositivo da loro alimentato».
Prima dei lavori del Comitato di sorveglianza, martedì pomeriggio, la delegazione della Commissione europea ha verificato l’avanzamento dei lavori del cantiere della nuova fermata Politeama realizzata all’interno dell’intervento “Chiusura dell’anello ferroviario di Palermo”, cofinanziato dal Po Fesr Sicilia 2014-2020, per il quale sono in via di definizione le opere di rifinitura. L’attivazione della linea è prevista nel corso del primo semestre 2025.
Il Comitato di sorveglianza del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 vigila sull’efficienza e sulla qualità d’esecuzione del Programma regionale, la cui attuazione è prevista fino al 31 dicembre 2029. Si è riunito per la seconda volta e sarà convocato ogni anno per monitorare l’avvio delle procedure, l’attuazione delle operazioni e l’avanzamento della spesa.
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