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A “scuola di caporalato”: docenti sfruttati, 5 misure cautelari

Un sistema che avrebbe interessato ben 118 dipendenti di una cooperativa

A ‘scuola di caporalato’ in provincia di Palermo. Estorsione e sfruttamento del lavoro: con queste accuse i carabinieri della Compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di 5 indagati, uno agli arresti domiciliari, per gli altri 4 interdittive del divieto temporaneo di esercitare attività professionale e imprenditoriale nel settore dell’insegnamento per 12 mesi.

In qualità di amministratori e gestori di una cooperativa per l’istruzione secondaria di secondo grado in due istituti paritari di Cefalù e Termini Imerese, avrebbero imposto condizioni di sfruttamento a docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, sin dal settembre del 2019.

Le vittime obbligate mediante minaccia, oppure costrette dalla necessità di ottenere i punteggi per accedere alle graduatorie pubbliche per le successive assunzioni, nonché dal loro stato di bisogno, avrebbero lavorato in violazione del contratto nazionale, se non a titolo gratuito, restituendo la retribuzione formalmente ottenuta. Un sistema che avrebbe interessato ben 118 dipendenti della cooperativa. Sottoposti a sequestro preventivo 65.300 euro in contanti trovati nelle abitazioni degli accusati e negli istituti paritari riconducibili alla cooperativa e custoditi in alcune circostanze dentro buste con elenchi nominativi del personale dipendente.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
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