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Abusi nella comunità per disabili: chiesti 14 rinvii a giudizio

L'inchiesta avrebbe accertato un giro di spaccio di droga all'interno della comunità Oasi dove alcuni ospiti erano ricoverati per problemi legati all'alcolismo o al consumo di sostanze stupefacenti

Il pubblico ministero della procura di Agrigento Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio per quattordici, fra responsabili, operatori e persone riconducibili a una struttura che avrebbe dovuto occuparsi dell’assistenza dei disabili e che, invece, secondo l’accusa, avrebbero messo in piedi un giro di droga e commesso maltrattamenti e – in alcuni casi – violenze sessuali. Il 18 ottobre dell’anno scorso i carabinieri, che hanno svolto l’indagine sul campo, hanno eseguito un’ordinanza cautelare firmata dal gip Stefano Zammuto. La custodia cautelare in carcere era stata disposta per Chyarl Bennardo, 40 anni, e Carmelo Cusumano, 52 anni, entrambi di Favara. Obbligo di dimora per Luigi Emanuele Capraro, 24 anni, di Agrigento e Gaetano Lombardo, 47 anni, di Favara. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Papia, 64 anni, pure lui di Favara. Divieto di dimora in provincia di Agrigento per Paolo Graccione, 45 anni, e Fiorella Bennardo, 43 anni; entrambi di Favara. Nell’elenco dei 14 imputati, ci sono altre sette persone: Gaetano Gramaglia, 33 anni; Carmelo Nicotra, 38 anni; Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni, Salvatore D’Oro, 50 anni; Antonio Presti, 37 anni; Giovanni Colantoni, 27 anni; Calogero Rizzo, 36 anni, tutti di Favara.

L’inchiesta avrebbe accertato un giro di spaccio di droga all’interno della comunità Oasi dove alcuni ospiti erano ricoverati per problemi legati all’alcolismo o al consumo di sostanze stupefacenti. Ma non solo: vengono ipotizzati pure alcuni episodi di abusi e ricatti sessuali. Le ipotesi di reato di maltrattamenti – alcuni dei quali anche piuttosto gravi con i disabili che, secondo l’accusa, sarebbero stati picchiati e umiliati, sono stati esclusi dal gip che ha ritenuto non solido il quadro indiziario ma la procura insiste e si appresta a mandarli a processo anche per questo reato. All’udienza preliminare i legali degli imputati – gli avvocati Salvatore Cusumano, Fabio Inglima Modica, Daniela Posante, Daniele Re, Maria Alba Nicotra – potranno chiedere un rito alternativo come il giudizio abbreviato o il patteggiamento.


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