Violenza sessuale ai danni di tre disabili che frequentavano un centro convenzionato: un fisioterapista di 62 anni dell’Agrigentino dopo l’arresto rischia di finire a processo con queste accuse. Il pubblico ministero Paola Vetro, infatti, ne ha chiesto il rinvio a giudizio. L’indagine scaturisce dalle denunce della madre di una ragazza disabile che si era confidata con lei ammettendo che era in una condizione di grave disagio e non si sentiva più di andare a fare quelle sedute spiegandone le ragioni.
Le indagini dei carabinieri, che hanno posizionato delle microcamere in incognito da cui sarebbe arrivata la prova di numerosi episodi di abusi, hanno fatto scattare l’arresto il 2 febbraio dell’anno scorso: i militari sono piombati nello studio del professionista che lavorava in una struttura convenzionata, allontanandolo da una donna. “Le sedute – aveva sottolineato il gip Stefano Zammuto nell’ordinanza di convalida dell’arresto – erano l’occasione per perpetrare veri e propri abusi sessuali”.
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