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Accusato di caporalato e poi assolto. Ma la sua impresa è andata in fumo

La lunga vicenda giudiziaria ha avuto come conseguenza, la paralisi dell’attività del giovane imprenditore

Denunciato da alcune dipendenti per caporalato e poi assolto dalle accuse perché il fatto non sussiste, un giovane imprenditore di Leonforte (EN) ha visto la sua attività di impresa paralizzata per 8 anni con pesanti conseguenze economiche. Francesco Barbera, titolare della ditta individuale “F.B. Service”, era stato denunciato da alcune lavoratrici di Nicosia (En) per il lavoro svolto alla mensa scolastica di Nicosia, servizio che Barbera si era aggiudicato con una regolare gara d’appalto. L’imprenditore, difeso agli avvocati Giuseppe Guerrera Grimaldi del Foro di Catania e Ones Benintende del Foro di Enna, è stato prosciolto perché il fatto non sussiste. La vicenda riguardava la mensa scolastica per gli anni 2016/2017. A denunciare il presunto sfruttamento, 10 lavoratrici, tutte difese con gratuito patrocinio dallo studio legale Timpanaro, costituite nel processo penale. La vicenda della mensa scolastica comunale di Nicosia, si è chiusa con una sentenza irrevocabile che ha sancito l’insussistenza dell’accusa e delle denunce delle lavoratrici. Gli accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro si erano basati solo sulle denunce e la Corte di Appello di Caltanissetta ha dato ragione ai difensori dell’imprenditore.

La lunga vicenda giudiziaria ha avuto come conseguenza, la paralisi dell’attività del giovane imprenditore. Barbera ha dovuto subire non solo un processo penale per un reato grave, ma ha anche avuto conseguenze dal punto di vista morale ed economico che, per anni, lo hanno messo in difficoltà, ostacolando la partecipazione a successive gare di appalto e la prosecuzione a Nicosia del servizio che si era aggiudicato. Sono così arrivate ingiunzioni di pagamento a catena che sono state annullate poi dalla magistratura del lavoro, sia del Tribunale di Enna che della Corte di Appello di Caltanissetta. E’ emerso che le retribuzioni erogate alle lavoratrici erano in linea con il contratto collettivo applicato e con le ore lavorative effettuate. Adesso Barbera ricomincia da zero. La sua vecchia impresa, infatti, ha perso il fatturato.


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